Stufi di bere latte scremato? Non riuscite proprio a sopportare quello di soia? Il latte d’asina può essere la soluzione giusta per voi!
Antico segreto della bellezza della pelle di Cleopatra, il latte d’asina è stato l’oggetto di uno studio tutto italiano. Il risultato? Pare che questo alimento possa aiutare ad avere un vitino da vespa…
Gli scienziati italiani hanno somministrato a due gruppi di cavie da laboratorio le stesse quantità di latte di mucca e di latte d’asina, al posto della loro normale alimentazione. Mentre i topi che hanno assunto latte di mucca sono diventati più grassi, quelli che hanno bevuto latte d’asina non hanno messo su peso e sono rimasti in forma. Questi ultimi avevano anche livelli di grasso nel sangue di gran lunga più bassi, con conseguente giovamento per le arterie e per il cuore. Inoltre, il cibo ingerito è stato rapidamente trasformato in energia, rendendoli più attivi e vitali. Questo perché il latte d’asina fornisce grandi quantità di omega-3 e calcio, un vero toccasana a livello energetico.
Sapevamo già che questa bevanda ricca di proteine potesse rappresentare una valida alternativa al latte di mucca per chi ne è allergico: ad esempio, è di pochi giorni fa la notizia di una bimba italiana affetta da un grave forma di Esofagite eosinofila, per l’esattezza Esofagogastroenterocolite eosinofila, a cui i dottori hanno consigliato di bere latte d’asina. Ma il vero problema per i genitori è stato trovarlo.
Il latte d’asina, dopo il grande successo in età vittoriana, è caduto fuori moda. Oggi, la sua riscoperta in medicina ed in cosmetica (settore in cui è molto richiesto) dovrebbe spingere i ricercatori e gli esperti non solo ad analizzare meglio il suo valore bio-dietetico, ma anche alla salvaguardia e alla tutela delle popolazioni di asini, animali a forte rischio di estinzione.