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Bambini sicuri al mare: arriva la guida per i genitori

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Nonostante i bambini abbiamo dimestichezza con l’acqua – nel ventre della madre di fatto nuotano – essa è da sempre per le mamme fonte di ansia e preoccupazione.

Dal bagnetto del bambino alle giornate al mare, passando per weekend in piscina e scampagnate al lago: tutte occasioni in cui bisogna prestare particolare attenzione, rispettando semplici regole ed utilizzando piccoli accorgimenti.

Così, per accompagnare i genitori nell’educazione ad un sano rapporto con l’acqua, il ministero della Salute ha dato il via il mese scorso alla campagna Acquacità e sicurezza 0-12 anni. Dai primi bagnetti alla scoperta del mare, un’iniziativa promossa dall’associazione Acquatic Education e ideata dal pluricampione mondiale di immersione e apnea Nicola Brischigiaro.

Con lo slogan “Con tuo figlio in acqua devi sempre sapere cosa fare“, la campagna punta ad aumentare l’acquaticità di bimbi e ragazzi al fine di prevenire gli incidenti in acqua, una delle prime cause di mortalità infantile. Basti pensare che in Europa sono circa 5.000 i bambini tra 1 e 4 anni che perdono la vita per annegamento e nel mondo sono circa 175.000 le vittime tra 0 e 17 anni. Nel nostro Paese l’annegamento è la prima causa di morte tra 1 e 4 anni.

È quindi fondamentale intervenire, sensibilizzando, istruendo ed educando nel modo più consono, più dinamico e duraturo i genitori, coloro che per primi devono sovrintendere alla sicurezza acquatica dei bambini.

Per l’occasione è stata realizzata una guida in formato DVD e PDF, contenente l’illustrazione di quelle semplici regole da adottare nella vasca di casa o in spiaggia. La guida verrà distribuita nei reparti di maternità alle neomamme e verrà anche messa a disposizione a tutti come download gratuito sul sito del Ministero. È anche possibile richiederla sul sito internet www.educazioneacquatica.it dove si può vedere lo spot e scaricare gli MP3 con i consigli generali.

Il progetto, inoltre, sarà accompagnato da una fitta opera di sensibilizzazione sui mezzi di informazione nazionali – giornali, televisione, radio e web – per ricordare come adottare e far adottare atteggiamenti sicuri in acqua possa salvare molte vite umane.

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