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Antibiotici e bambini: istruzioni per l’uso

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Cari genitori, fate attenzione agli antibiotici! È questo il monito lanciato dalla Sipps la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale nell’ambito della campagna per il corretto uso dei farmaci antibiotici, promossa dal Ministero della Salute assieme all’Istituto Superiore di Sanità e all’Agenzia Italiana del Farmaco.

Gli antibiotici vanno utilizzati con cautela ma soprattutto con una maggiore consapevolezza. Questo perché il loro uso indiscriminato, oltre a rappresentare un ingente spreco di denaro pubblico, provoca numerosi danni alla salute dei cittadini e soprattutto porta allo sviluppo del fenomeno dell’antibiotico-resistenza.

Cos’è? Semplice. Ogni volta che si utilizza un antibiotico, può accadere che si selezionino dei batteri resistenti al farmaco stesso. Questo provoca probabili ricadute dell’infezione nel bambino, ovviamente più difficili da trattare perché ormai i batteri sono diventati resistenti all’azione dell’antibiotico.

Per inciso: secondo una recente indagine ministeriale, l’Italia è tra i Paesi dell’Unione Europea a più alto consumo di antibiotici e a più alto tasso di antibiotico-resistenza.

Come fare allora per non incappare in questo problema? Ecco a voi 5 consigli da tenere ben a mente:

  1. Prima di somministrare qualsiasi farmaco bisogna sempre rivolgersi al pediatra: è soltanto lui che saprà valutare la gravità della malattia/infiammazione di vostro figlio
  2. Gli antibiotici non vanno utilizzati in caso di raffreddore o influenza, ma soltanto quando c’è un’infiammazione tale da richiedere l’impiego di tali farmaci
  3. Se si nota la presenza di muco giallo o verde nelle secrezioni nasali, non significa necessariamente la presenza di un’infezione batterica: anche in questo caso l’antibiotico non va somministrato
  4. Una volta iniziata la terapia antibiotica è importante somministrare tutte le dosi giornaliere per il periodo di tempo indicato dal pediatra
  5. Terminata la terapia, bisogna gettare gli antibiotici già aperti perché non hanno una capacità di conservazione nel tempo.

Quindi, cari genitori assodati o in erba che siate, ricordate che i medicinali – tra questi anche gli antibiotici – servono per curare e non per danneggiare la salute dei vostri figli.

Fabrizio Giona

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