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Autismo: aumenta il rischio nei bambini nati prematuri

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Autismo: storia di una difficile integrazione nella realtà, a seguito di problemi legati alla sfera cerebrale, con ripercussioni sullo sviluppo del linguaggio.

Quali le cause? Ancora non del tutto chiarite, ma nuove luci sulle possibili ragioni che portano all’insorgenza del fenomeno sono state gettate grazie ad uno studio compiuto presso la University of Pennsylvania School of Nursing e la School of Medicine.

Gli studiosi, coordinati dalla dottoressa Jennifer Pinto-Martin, hanno riscontrato uno stretto legame tra nascita prematura e condizione di sottopeso del bambino, e manifestazione di disturbi autistici.

Lo studio ha preso in esame, tra il 1984 ed il 1987, 1.105 bambini che alla nascita pesavano tra i 500 grammi ed i 2 chili, che sono stati poi monitorati per i sedici anni successivi. È stato evidenziato come nei bimbi prematuri o sottopeso la percentuale di rischio di insorgenza di Disturbi dello Spettro Autistico (DSA) fosse cinque volte superiore rispetto ai bambini normopeso e nati al termine dei nove mesi di gravidanza.

Secondo la dottoressa Jennifer Pinto-Martin ciò può essere spiegato con le condizioni di sviluppo del cervello nei bambini nati sottopeso: nei neonati prematuri, infatti, si può verificare la formazione di una lesione cerebrale neonatale, la quale può essere soggetta a riassorbimento, oppure portare a conseguenze rischiose nel lungo termine. Tuttavia, la dottoressa evidenzia anche che, rispetto al passato, “i tassi di sopravvivenza dei bambini nati piccoli e prematuri stanno migliorando, ma la sfida più grande da vincere per la salute pubblica è la compromissione del loro stato di salute“.

Francesca Di Giorgio

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