Bimbi e rischio soffocamento, sono quasi 450 all’anno i casi di soffocamento che si verificano in Italia. Un bambino al giorno rischia la morte a causa di una simile fatalità, per evitare la quale è possibile agire tempestivamente, seguendo alcuni accorgimenti. Si tratta di quanto comunicato da parte degli esperti della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP).
I medici FIMP, riunitisi a Montecarlo dall’8 al 10 marzo 2013 per la Scuola di Disostruzione del Corpo Estraneo e Manovre di Rianimazione Cardiopolmonare Pediatrica di Base, hanno dato vita ad un vero e proprio decalogo per prevenire e gestire l’inalazione di un corpo estraneo nei bambini, eventualità che può condurre i piccoli al soffocamento e alla morte.
Un boccone di cibo, un pezzetto di plastica staccatosi da un giocattolo, un chicco d’uva, una caramella. Ecco i maggiori responsabili del rischio di soffocamento nei bambini individuati da parte degli esperti. A parere dei pediatri, è sufficiente conoscere ed attuare pochi e semplici piccoli gesti al fine di evitare il peggio.
L’inalazione di un corpo estraneo rappresenta un evento rischioso tutt’ora piuttosto frequente durante i primi anni di vita del bambino. Sia poiché i piccoli hanno la tendenza a portare alla bocca tutti gli oggetti che li interessano, sia in quanto ancora masticazione e deglutizione non risultano perfettamente coordinate.
Si tratta di quanto emerge dalle parole di Giuseppe Mele, presidente FIMP. Genitori, nonni, insegnanti e babysitter dovrebbero essere al corrente delle azioni da compiere in caso di rischio di soffocamento per inalazione di un corpo estraneo, le quali sono state riassunte dagli esperti – che si occupano anche dell’organizzazione di corsi di prevenzione in proposito – nel seguente decalogo.
- Non dare ai bambini cibi solidi prima che siano in grado di masticarli e deglutirli, facendo attenzione soprattutto a caramelle e cioccolatini.
- Non lasciare alla portata dei bambini, se non sono sorvegliati da un adulto, oggetti piccoli che potrebbero incuriosirli. Bottoni, perline, spille, monete, giocattoli o oggetti grandi che possano essere smontati in piccole parti.
- Acquistare giocattoli a norma, adatti per l’età dei figli, facendo attenzione che non si possano rompere o smontare in parti troppo piccine: per i bambini con meno di 10 mesi la sagoma dell’oggetto non deve essere inferiore a 30×50 millimetri, per i bimbi con meno di 3 anni il diametro deve superare i 31,7 millimetri.
- Se avviene un incidente, non farsi prendere dal panico, ma chiamare subito i soccorsi, sia facendo accorrere persone eventualmente nei paraggi che telefonando al 118.
- In attesa di aiuto, praticare le prime manovre di soccorso. In caso di dubbi, si può restare al telefono con l’operatore del 118 per avere precise indicazioni sul da farsi.
- Se il bambino ha più di tre anni, si deve sistemare leggermente prono in avanti con la testa verso il basso. Quindi si danno 5 colpi decisi con il palmo della mano sulla schiena, in zona centro-laterale.
- Se così non espelle il corpo estraneo, si deve praticare la cosiddetta manovra di Heimlich. Sistemare un pugno sopra l’ombelico, circondarlo con l’altra mano e spingere verso l’interno e in alto contemporaneamente per aumentare la pressione interna al torace e facilitare l’espulsione. La sequenza di colpi alla schiena e manovre va ripetuta fino all’arrivo dei soccorsi.
- Se il bambino è piccolo, cambia la posizione di intervento: ci si deve sedere sistemando il bimbo a faccia in giù sulle gambe, dando colpi sulla schiena dal centro verso l’esterno. Poi deve essere posto su un piano rigido praticando compressioni toraciche simili al massaggio cardiaco. Mai metterlo a testa in giù, perché non ci sono evidenze di efficacia.
- Se la vittima è incosciente, bisogna aggiungere la rianimazione cardiopolmonare, ovvero fasi di respirazione bocca a bocca alternate a un massaggio cardiaco.
- Una volta superata l’emergenza, è comunque consigliabile sottoporre il bimbo a un controllo medico, per verificare, ad esempio, che non vi sia una polmonite ab ingestis provocata dal corpo estraneo rimasto nelle vie aeree.