L’allergia alle arachidi è una delle più diffuse e gravi tra quelle alimentari. Prima di incolpare, però, i famosi legumi presenti soprattutto in biscotti, gelati e cioccolato, meglio sapere che potrebbe essere colpa della eccessiva pulizia in casa.
Negli ultimi 20 anni, infatti, il numero di bambini britannici che soffrono di questa allergia è raddoppiato, soprattutto tra le classi medie. Questo supporta la teoria che i bambini provenienti da famiglie benestanti hanno un sistema immunitario più debole proprio perché vivono in case più pulite, dicono gli scienziati dell’American College of Allergy, Asthma, and Immunology, che hanno presentato uno studio sull’argomento in un meeting annuale.
Non è la prima volta che il boom di casi di allergie fosse imputato all’eccesso di igiene. La conclusione è giunta dopo aver esaminato 8.306 pazienti, 776 dei quali hanno avuto una qualche forma di reazione alle arachidi. Il dottor allergologo Sandy Yip, autore dello studio, ha spiegato come “un reddito familiare è associato solo con la sensibilizzazione di arachidi nei bambini di età compresa tra 1-9 anni. Ciò può indicare che lo sviluppo della sensibilizzazione di arachidi in giovane età è legato al benessere, ma quelle sviluppate nel corso della vita no“.
I ricercatori hanno anche scoperto che l’allergia alle arachidi era generalmente più elevata nei maschi e nelle minoranze etniche. Ma come si presenta questa allergia? Quella alle arachidi, purtroppo, è una delle più gravi, sia per la persistenza dei sintomi che per l’alto rischio di insorgenza di shock anafilattico. Dai problemi di digestione, a vomito, diarrea, febbre e difficoltà respiratorie.
In caso si soffra di questa patologia, la prevenzione è la soluzione migliore, eliminando completamente il cibo allergizzante dal regime alimentare ed evitando anche tutti gli altri tipi di frutta a guscio, come mandorle, noci brasiliane, anacardi, noci, nocciole, noci di Macadamia, pinoli, pistacchi, noci americane.
Infine, meglio consentire che i nostri bimbi si mettano di tanto in tanto le mani sporche alla bocca. Non fa poi così male!
Roberta Ragni