L’insorgere di malattie croniche nel nascituro dovrebbe essere prevenuto nel corso della gravidanza prima di tutto attraverso l’alimentazione. La colina, altrimenti denominata vitamina J, sarebbe fondamentale nella dieta durante i nove mesi più delicati per la donna e per il piccolo, al fine di evirare l’insorgere in quest’ultimo di malattie come l’ipertensione ed il diabete.
Tale sostanza può essere paragonata per la propria importanza alle vitamine del gruppo B e dovrebbe essere sempre presente nella dieta delle donne in gravidanza, e non solo, data la funzione di prevenzione che ad essa è stata attribuita. La colina è presente in alcuni alimenti di origine animale come il tuorlo d’uovo e la carne di vitello e di tacchino, ma anche in alimenti di origine vegetale, tra i quali è possibile individuare il cavolfiore, il cavolo, la soia, le noci e le nocciole, i carciofi, i broccoli, i cavoletti di bruxelless, i ceci, i fagioli neri, le lenticchie, il peperoncino, il curry, la quinoa e la curcuma.
Un nuovo studio effettuato da parte dei ricercatori della Cornell University, negli Stati Uniti, sottolinea come l’assunzione di colina potrebbe essere determinante durante la gravidanza per prevenire lo sviluppo da parte del bambino di malattie croniche come il diabete e l’ipertensione.
Secondo gli esperti, la colina agirebbe in maniera benefica sulla futura madre, riducendo uno degli aspetti che potrebbe maggiormente incidere sullo viluppo delle sopracitate malattie nel nascituro. Si tratta dello stress. Sarebbe proprio lo stress la causa principale dell’indebolimento mentale e fisico della donna in gravidanza, condizioni a causa delle quali il bambino sarebbe maggiormente esposto allo sviluppo di patologie croniche.
Lo stress sarebbe in grado di generare nella donna ansia e depressione, il cui insorgere potrebbe essere tenuto a bada dall’assunzione di colina. Secondo gli studi effettuati dagli esperti, l’assunzione di colina avrebbe inoltre effetti positivi direttamente sul nascituro stesso, contribuendo a prevenire la formazione di difetti al tubo neurale ed alla comparsa di gravi malformazioni, come la spina bifida. La colina sarebbe infine in grado di prevenire nelle donne lo sviluppo del cancro al seno. Appare dunque opportuno fare in modo che essa venga inserita nella propria dieta attraverso gli alimenti che la contengono lungo tutto il corso della vita.
Marta Albè