colina gravidanza

Colina: importante in gravidanza quanto l’acido folico

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin

Avete mai sentito parlare della colina? Se la risposta è no e siete anche incinte, meglio iniziare a conoscere questo nutriente fondamentale durante la gravidanza e nei primi anni di vita del neonato.

A dover essere aggiunto alla dieta delle donne che aspettano un bebè non è solo l’acido folico, ma anche la colina, nutriente essenziale incluso nelle uova e nella carne e capace di difendere il nascituro da malattie metaboliche e patologie correlate allo stress, come i disturbi mentali.

Secondo i ricercatori della Cornell University guidati dalla dottoressa Marie Caudill, che hanno pubblicato i risultati del loro studio sulla rivista Faseb Journal, consumare notevoli quantità di colina durante la gravidanza stimolerebbe lo sviluppo cerebrale del feto, migliorandone le capacità cognitive e mnemoniche, oltre che riducendo la possibilità di malattie croniche, metaboliche ed endocrine. E i benefici colpirebbero anche la madre, con la riduzione del rischio di cancro alla mammella e la protezione del cervello.

Il team ha analizzato 24 donne, tutte al terzo mese di gestazione, che sono state divise in due gruppi: per 12 settimane, il primo ha assunto 480 mg di colina al giorno, il secondo 930 mg. Dopo aver prelevato il sangue delle madri e della placenta, prima, durante e dopo l’assunzione, gli scienziati ne hanno esaminato differenze genetiche, dei livelli di cortisolo e dell’ormone dello stress, scoprendo come le volontarie del gruppo che aveva assunto più colina mostrassero minori livelli di cortisolo nel cordone della placenta e minori variazioni dei geni per la regolazione del cortisolo sia nel tessuto placentare che fetale.

Per la dottoressa Caudill, questo significa che “una maggiore assunzione materna di colina può contrastare alcuni degli effetti negativi dello stress prenatale sullo sviluppo comportamentale, neuroendocrino e metabolico nei figli“.

Per questo sarebbe importante assumere in abbondanza i cibi che contengono la sostanza.

È bene sapere, allora, che le migliori fonti di colina nella dieta umana sono le uova, il manzo e il fegato di pollo e il salmone. Ma, per un’alternativa “animal friendly”, anche la farina e la lecitina di soia, la quinoa, il germe di grano, i cavoli e i cavolfiori.

Infine, oltre ad acido folico e colina, ricordatevi anche dell’inositolo, che potrebbe scongiurare il pericolo di spina bifida nel nascituro.

LEGGI ANCHE: IL DECALOGO PER LE DONNE IN GRAVIDANZA

Roberta Ragni

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Dopo una laurea e un master in traduzione, diventa giornalista ambientale. Ha vinto il premio giornalistico “Lidia Giordani”, autrice di “Mettici lo zampino. Tanti progetti fai da te per rendere felici i tuoi amici a 4 zampe” edito per Gribaudo - Feltrinelli Editore nel 2015.