La pillola: piccola croce/delizia femminile, che se da un lato ci tiene alla larga da gravidanze indesiderate, dall’altro ci tortura con piccoli e grandi effetti collaterali.
E per fortuna la scienza fa progressi ogni giorno, arrivando a realizzare prodotti sempre più efficaci e sempre meno dannosi e rischiosi per la salute della donna.
L’ultima arrivata in fatto di contraccezione orale femminile è ZOELY™, una pillola che si potrebbe quasi definire “naturale”, perché contiene 17ß-estradiolo, un estrogeno identico a quello naturalmente prodotto dal corpo femminile; questo estrogeno è associato al nomegestrolo acetato, un un progestinico già da tempo impiegato per i disturbi del ciclo nella donna fertile e per la protezione endometriale nella donna in menopausa. Questa combinazione dei due ormoni agisce bloccando l’ovulazione, e, come per le altre pillole contraccettive, altera il muco cervicale e assottiglia l’endometrio (il rivestimento interno dell’utero).
Prodotta dall’azienda Teva, una delle maggiori case farmaceutiche del mondo, e distribuita in Italia, Francia, Belgio e Spagna, ZOELY™ è venduta in confezioni da da 24 compresse attive bianche con una piccola quantità dei due diversi ormoni femminili (1,5 mg di estradiolo e 2,5 mg di nomegestrolo acetato) e 4 compresse inattive gialle, senza principi attivi.
La scelta della pillola come contraccettivo principale è spesso frutto di un lungo ragionamento e di grandi incertezze: molte donne la approvano a parole, ma nei fatti tentennano. Colpa dei molti luoghi comuni che circolano sul suo conto. Eppure, al giorno d’oggi, la pillola è un farmaco che non solo è specificatamente contraccettivo, ma, udite udite, porta anche altri benefici per la donna. Per esempio, provoca un flusso più breve e più leggero, e non altera i parametri lipidici, quelli della coagulazione e del metabolismo glucidico. Inoltre l’estradiolo non ha gli effetti epatici dell’etinilestradiolo (EE), fino a oggi l’unico estrogeno utilizzato in contraccezione.
Il nomegestrolo, invece, si contraddistingue per avere, oltre a un eccellente legame con i ricettori per il progesterone, solo un modesto effetto antiandrogenico, considerato benefico in relazione ad alcuni inestetismi. Per non parlare, poi, degli effetti positivi sull’acne, dell’attenuamento dei dolori mestruali, e, da non sottovalutare, il freno a mano per i peli superflui.
Ad ogni donna, dunque, finalmente la possibilità di proteggersi in totale sicurezza e nel rispetto del proprio prezioso corpo.