La dermatite atomica, patologia che colpisce prevalentemente neonati e bambini, ha registrato un considerevole aumento dei casi riscontrati negli ultimi anni in Europa. I problemi di pelle dei bambini, a parere degli esperti, sono causati principalmente da smog ed inquinamento e sono aggravati da un’alimentazione carente.
In Europa sarebbe stato registrato un vero e proprio boom dei casi di dermatite atopica. Forme più o meno gravi di tale patologia colpiscono un bambino su due, al di sotto dei cinque anni. Inquinamento, aria malsana ed ambiente non sicuro sono ritenute da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità come le principali cause delle malattie che si manifestano in età pediatrica.
La dermatite atopica è al momento considerata come la più diffusa patologia cutanea riscontrata nei bambini. Nel corso degli ultimi trent’anni, i casi di dermatite atopica hanno subito un importante incremento, di pari passo con l’aumento dell’inquinamento e dello smog presente soprattutto nelle aree urbane dei Paesi industrializzati.
Un ruolo non secondario sarebbe svolto inoltre dall’alimentazione. Un’alimentazione carente può infatti aggravare i sintomi della dermatite atopica. Un’alimentazione corretta può invece contribuire alla prevenzione della stessa patologia. Gli esperti consigliano in proposito di seguire una dieta ricca di frutta e verdura, fibre e cereali. Dovrebbero essere evitati sia i cibi altamente raffinati che le bevande zuccherate. L’alimentazione, in caso di dermatite atopica, può diventare dunque la prima arma di prevenzione. Un ulteriore aiuto per i più piccoli, infine, potrebbe provenire dal gioco.
Marta Albè
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