sindrome premestruale

Come affrontare la sindrome premestruale

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Stanche, nervose e con il morale sotto i tacchi. Spesso per molte donne le giornate che precedono le mestruazioni sono addirittura peggiori di “quei giorni”.

Tutta colpa di quella che la ginecologa inglese Katharina Dalton, nel 1953, indicò con il nome di sindrome premestruale e che racchiude, pensate, “solo” 150 sintomi, non solo fisici ma anche psicologici.

Alla tensione al seno, alla stitichezza, al gonfiore addominale e ai dolori muscolari si aggiungono cambi di umore, ansia, irritabilità, insonnia e attacchi di fame: un cocktail molto fastidioso, di intensità variabile, che può manifestarsi già subito dopo l’ovulazione e a volte può compromettere seriamente la qualità di vita di una donna.

Come agire?

Le parole d’ordine sono 3: alimentazione controllata, regolare attività fisica e rimedi “dolci”.

Alimentazione controllata

Via libera a frutta, verdura e cereali per combattere la stitichezza e ridurre il gonfiore addominale, mentre sarebbe meglio evitare di assumere bevande eccitanti come tè o caffè e ridurre il consumo di sale, che provoca ritenzione idrica.

Perfetti anche gli integratori di sali minerali e vitamine. Oltre allo squilibrio ormonale, infatti, alla base della sindrome premestruale ci sarebbe anche la carenza di una di queste componenti.

La mancanza di Magnesio, per esempio, può provocare mal di testa, crampi muscolari e dolori all’utero, mentre quella di Vitamina B6, coinvolta nel processo di sintesi della serotonina, l'”ormone del buonumore”, può invece interferire negativamente sugli stati d’animo. L’assunzione di Calcio, infine, previene crampi e contrazioni muscolari.

Leggi anche: Sindrome premestruale: in soccorso arriva la vitamina B

Regolare attività fisica

Svolgere attività fisica, invece, è sempre un vero toccasana per l’organismo e risulta quindi molto utile anche per attenuare i sintomi della sindrome premestruale.

Niente paura, non è necessario trasformarsi in “sportive doc”: basta infatti concedersi semplicemente una lunga passeggiata ogni giorno per ridurre lo stress ed espellere le tossine.

Quando pratichiamo attività fisica, infatti, il nostro corpo produce endorfine, che da un lato donano una sensazione di benessere rilassando l’organismo e dall’altro stimolano il flusso del sangue attenuando eventuali crampi.

Fare sport, inoltre, migliora la qualità del sonno riducendo l’irritabilità. Provate anche lo yoga: questa disciplina aiuta a controllare la respirazione e favorisce quindi il rilassamento di mente e corpo.

Infine, i rimedi naturali

Tra le piante più efficaci per contrastare la sindrome premestruale c’è l’Agnocasto, i cui principi attivi riducono il gonfiore addominale, i dolori muscolari e la tensione al seno.

La Verbena, invece, ha molteplici proprietà: non solo è un analgesico naturale, ma agisce contro gli spasmi e stimola la diuresi, riducendo così la ritenzione idrica.

La Passiflora, invece, favorisce il sonno, attenuando ansia e nervosismo.

Come utilizzarle? Lasciatele in infusione per circa 10 minuti, poi filtrate il tutto e bevete tre tazze di infuso al giorno. Per le dosi, gli esperti suggeriscono di utilizzare 25 grammi di erbe secche per 600 ml di acqua bollente.

Leggi anche: Sindrome premestruale: colpa di un’alterazione della melatonina

Qualora i sintomi persistano diventando sempre più intensi (lo stress accumulato nel corso degli anni può contribuire a peggiorare la situazione) è sempre meglio consultare il proprio medico che potrà, nel caso, prescrivere farmaci specifici . In alcuni casi, anche la pillola anticoncezionale rappresenta un valido aiuto per chi soffre di questi disturbi.

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