autotrapianto tessuto ovarico

Benvenuta piccola Aurora

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Un autotrapianto di tessuto ovarico e poi una gravidanza.

Succede. È successo davvero a Torino, dove Rosanna ieri ha dato alla luce Aurora. “La mia vittoria più grande”, la definisce la neomamma.

Certo, se si considera che Rosanna era affetta da una forma di beta talassemia per la quale a 21 anni era stata sottoposta a un trapianto di midollo osseo da un donatore familiare, che richiedeva una preventiva chemioterapia ad alte dosi.

Prima della chemioterapia, il tessuto ovarico prelevato, ricco di ovociti, era stato immediatamente congelato e crioconservato in azoto liquido per circa 8 anni presso il Laboratorio Fiver dell’ospedale Sant’Anna. Nel 2010, Rosanna ha chiesto di poter scongelare il proprio tessuto ovarico e di ritrapiantarlo (con 2 interventi chirurgici laparoscopici) per poter ricercare una gravidanza.

Dopo il trapianto la paziente ha sospeso la terapia ormonale senza accusare i sintomi della menopausa e, dopo tre mesi dall’intervento, e i cicli mestruali sono ripresi. Dopo poco più di un anno, Rosanna è rimasta incinta spontaneamente.

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