Troppo caffè durante la gravidanza fa male al bambino? Secondo uno studio, potrebbe portare i bambini ad avere problemi di comportamento.
Lo studio
È questo – in estrema sintesi – il risultato principale di una ricerca che ha esaminato 9.000 scansioni cerebrali di bambini di 9 e 10 anni come parte del più grande studio a lungo termine in questo settore. Secondo il quale ci sarebbero cambiamenti nei risultati comportamentali nella maggior parte dei bambini che sono stati esposti alla caffeina in utero.
Stando alle riflessioni formulate dall’autore principale dello studio, John Foxe, direttore del Del Monte Institute for Neuroscience presso l’Università di Rochester a Rochester, N.Y.
“questo potrebbe non fare una differenza significativa nei comportamenti di alcuni bambini, ma per quelli che sono vulnerabili in altri modi, potrebbe averlo“.
Il fatto che durante la gravidanza occorra fare particolare attenzione a cosa si beve e si mangia non è d’altronde una novità. Per anni alle donne incinte è stato detto di limitare l’assunzione di caffeina per abbassare il rischio di aborto spontaneo o di parto pretermine. Questo nuovo studio suggerisce che le donne in gravidanza che consumano qualsiasi quantitativo di caffè potrebbero avere maggiori probabilità di avere figli con problemi comportamentali più tardi nella loro vita.
Le scansioni cerebrali dei bambini le cui madri hanno consumato caffeina durante la gravidanza hanno mostrato alcuni cambiamenti che potrebbero poi favorire lo sviluppo di alcune condizioni come il deficit di attenzione o l’iperattività.
Si tenga comunque conto che la maggior parte dei problemi comportamentali osservati nei bambini erano comunque minori, seppur esistenti. E che erano presenti soprattutto in quei bambini in cui erano verificabili altri fattori chiave per lo sviluppo di problemi comportamentali, come la storia familiare e alcuni fattori sociali ed economici.
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Molto rimane ancora da chiarire
Per esempio, lo studio non chiarisce come o a che punto della gravidanza la caffeina porta a tali cambiamenti. Così come non è chiaro (o, almeno, lo studio non è stato in grado di far luce su ciò), se vi sia anche un cambiamento nell’intelligenza o nella capacità di elaborazione del pensiero dei bambini.
Insomma, stando a tale studio sarebbe opportuno che le donne limitassero il più possibile il consumo di caffeina durante la gravidanza. Un consiglio che, però, apre uno scenario forse inatteso. Se infatti la donna è abituata a consumare caffeina, potrebbe soffrire di astinenza nel momento in cui dovesse improvvisamente farne a meno, sfociando in una serie di sintomi, tra cui mal di testa, irritabilità, nausea e difficoltà di concentrazione.
“Non sappiamo che cosa l’astinenza, l’irritabilità, lo stress e l’ansia faranno a una gravidanza”
Ha detto il ricercatore, suggerendo, insomma, che bisognerebbe ridurre gradualmente il consumo di caffeina prima ancora di rimanere incinta. Bisognerebbe permettere al proprio organismo di arrivare “pronto” alla gestazione.
Concludiamo infine rammentando che lo studio ha altre limitazioni degne di nota. Basti considerare che alle donne oggetto del campione sia stato chiesto di ricordare quanta caffeina hanno consumato durante la gravidanza. E – si sa – la memoria non è sempre accurata al 100%.