Se durante la gravidanza si è obese si rischia di mettere a repentaglio la fertilità del nascituro. A lanciare l’allarme sono stati gli studiosi dell’Università di Yale, secondo i quali la causa sarebbe nell’ormone denominato “grelina”, che nelle donne in forte sovrappeso è a livelli molto bassi.
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Lo studio: un legame tra grelina e fertilità
L’esperimento, inizialmente condotto su modelli murini, ha mostrato che i topi nati da madri obese con carenza di grelina presentano una ridotta fertilità e partoriscono cuccioli più piccoli rispetto a quelli nati da madri con livelli normali di grelina.
Inoltre, questi topi hanno mostrato alterazioni nell’espressione di alcuni geni uterini. Tali modificazioni influenzano negativamente il processo di impianto dell’embrione, rendendo quindi più difficile il concepimento. In sintesi, l’obesità materna, attraverso una catena di eventi ormonali e genetici, può influire sulla futura capacità riproduttiva dei figli.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Endocrinology.
Cos’è la grelina e perché è importante
La grelina è un ormone prodotto principalmente dallo stomaco e svolge diverse funzioni nel nostro organismo. Oltre a stimolare l’appetito, è coinvolta nella regolazione del metabolismo, nella secrezione dell’ormone della crescita e, come emerge dagli studi più recenti, anche nella salute riproduttiva.
Livelli ridotti di grelina sono stati associati non solo a una maggiore difficoltà di concepimento, ma anche a problemi nello sviluppo dell’endometrio, ovvero la mucosa dell’utero necessaria per l’impianto dell’embrione. Di conseguenza, un livello squilibrato di grelina in gravidanza può compromettere il normale sviluppo del sistema riproduttivo della prole, con effetti che si manifestano anche in età adulta.
Obesità in gravidanza: un problema sempre più attuale
Negli ultimi anni, l’obesità tra le donne in età fertile è in aumento, tanto che l’OMS ha dichiarato l’obesità una vera e propria epidemia globale. In Italia, secondo i dati ISTAT 2023, circa il 12% delle donne in gravidanza è in condizione di obesità, mentre un ulteriore 20% è in sovrappeso.
Questa condizione non è priva di conseguenze. Oltre ai rischi noti come diabete gestazionale, preeclampsia e complicazioni al parto, le evidenze più recenti – come lo studio di Yale – suggeriscono che l’obesità possa avere un impatto anche a lungo termine sulla salute riproduttiva dei figli.
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Prevenzione e consigli per future mamme
Per ridurre i rischi legati all’obesità in gravidanza, è fondamentale che le donne ricevano un’adeguata educazione alimentare e supporto medico già prima del concepimento. Gli esperti raccomandano di:
- Mantenere un peso sano prima della gravidanza
- Seguire una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura e cereali integrali
- Evitare alimenti ultra-processati, ricchi di zuccheri e grassi saturi
- Fare regolare attività fisica, compatibilmente con la propria condizione clinica
- Monitorare i livelli ormonali, soprattutto in caso di problemi di fertilità o gravidanze a rischio
Un cambiamento nello stile di vita può migliorare non solo la salute della madre, ma anche quella del bambino, sia nell’immediato che nel lungo termine.
La salute riproduttiva si costruisce prima della nascita
Lo studio dell’Università di Yale ha aperto nuovi scenari sulla programmazione fetale, ovvero l’influenza che le condizioni intrauterine possono avere sulla salute futura dei figli. In questo caso, emerge chiaramente come l’obesità durante la gravidanza possa compromettere la fertilità delle generazioni successive.
Investire in prevenzione e informazione è dunque cruciale. Le donne in gravidanza – o che desiderano diventarlo – dovrebbero essere seguite con attenzione, per garantire una gestazione sana e proteggere la salute dei propri figli anche da adulti.