Gravidanze inquinate. Le donne in gravidanza sono esposte a rischi nascosti. Alimenti e cosmetici di uso comune possono contenere sostanze potenzialmente tossiche responsabili di effetti negativi sul feto. L’informazione sull’argomento destinata alle future mamme non è sufficiente. È necessario dunque che si diffonda una maggiore consapevolezza.
Quali sono i prodotti potenzialmente pericolosi per le donne in gravidanza? Nuove raccomandazioni giungono da parte dei ricercatori del Royal College of Obstetricians and Gynaecologists attraverso la pubblicazione di un dossier che porta il titolo di Chemical Exposure During Pregnancy. Gli esperti raccomandano prudenza e precauzione alle future mamme e alle donne che allattano.
Tra i prodotti considerati a rischio si trovano alimenti confezionati, cosmetici, come le comuni creme idratanti, filtri solari e gel per la doccia. Essi possono contenere sostanze potenzialmente pericolose in piccole quantità. Non è possibile conoscere con certezza la loro presenza in tali prodotti, poiché, se usate in percentuali minime, non esiste un obbligo relativo alla loro indicazione in etichetta.
Quali sono i rischi per le donne in gravidanza e per i loro piccoli? Gli esperti parlano di parti pre-termine, bambini che nasceranno sottopeso, difetti congeniti del feto, aborti, sviluppo anomalo del sistema immunitario e calo della fertilità, sia nelle mamme che nei bambini stessi, con riferimento al loro futuro.
Sono centinaia le sostanze chimiche a cui le donne sono esposte durante la gravidanza, secondo quanto comunicato da parte degli esperti. Esse vengono assorbite in piccole quantità attraverso i detergenti per la pulizia della casa, i prodotti di bellezza e per la cura del corpo ed i medicinali, compresi i farmaci da banco. Mentre per alcuni prodotti, come i farmaci a base di paracetamolo o i detergenti per la casa, esistono già documentazioni relative al loro contenuto di sostanze chimiche pericolose, per altre tipologie di prodotti non esistono simili approfondimenti.
Ecco dunque il desiderio dei ricercatori di mettere in guardia le donne in gravidanza dall’impiego di prodotti potenzialmente pericolosi per loro stesse e per il bambino che nascerà, accanto alla richiesta di linee guida ufficiali in proposito. I comuni prodotti industriali per la cosmesi e per la cura della casa e della salute possono essere sostituiti con alternative naturali, innocue e prive di effetti collaterali, adatte alle donne in gravidanza.
La prevenzione e le giuste precauzioni possono aiutare le future mamme a vivere una gravidanza serena e a garantire la salute del bambino che nascerà. Siamo certi che le mamme saranno in grado di compiere le scelte migliori per se stesse e per i propri figli e che agiranno per evitare di cadere vittime di quelle che sono state definite come vere e proprie “gravidanze inquinate”.
Marta Albè
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