Stress in gravidanza e comparsa di disturbi dell’umore in età adulta. Tra le due manifestazioni potrebbe esservi una correlazione, dovuta ad una eccessiva esposizione del feto agli ormoni dello stress nel corso della gestazione. Alcuni disturbi dell’umore, come la depressione, comparsi più in là nella vita, potrebbero essere legati allo stress subito nel corso della gravidanza.
Già in precedenza era stato evidenziato come gli effetti dannosi dello stress potessero essere trasmessi al feto attraverso la placenta. Ora, uno studio presentato in occasione del British Neuroscience Association Festival of Neuroscience attualmente in corso di svolgimento a Londra ha evidenziato come un legame tra stress del feto e disturbi dell’umore in età adulta non sia da escludere.
Gli scienziati hanno infatti scoperto come il periodo della gestazione possa provocare importanti conseguenze sulla vita futura del nascituro. Secondo l’esperta, la professoressa Megan Holmes, neuroendocrinologa presso l’Università di Edimburgo, esiste un enzima avente un ruolo chiave nel processo di programmazione fetale, denominato 11beta-deidrogenasi di tipo 2.
Se il feto durante i nove mesi della gravidanza si troverà all’interno di un ambiente ostile ove siano presenti ormoni dello stress a livelli eccessivi, ciò potrebbe essere causa di danni per la sua vita futura. Ormoni dello stress come il cortisolo possono influenzare lo sviluppo del feto, portare ad una crescita ridotta ed avere effetti sui suoi geni. Al momento non sarebbe possibile trarre conclusioni definitive riguardo al ruolo dell’enzima individuato e della placenta nella capacità di difendere il feto dallo stress. La ricerca si trova attualmente in corso e per determinare eventuali interventi terapeutici saranno necessari ulteriori studi.
Marta Albè