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Latte artificiale: stop negli ospedali di New York

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Ci sono mamme che riescono ad allattare al seno svariati mesi i propri figli; altre che invece, per ragioni varie, si affidano sin dai primi giorni di vita del bimbo al latte artificiale. I benefici assicurati al neonato dal latte materno sono tuttavia incomparabilmente superiori a quelli garantiti dal latte artificiale: maggiore resistenza ai virus, minore rischio di obesità, sviluppo cerebrale più completo, ridotto rischio di problemi comportamentali.

Il latte artificiale è più comodo da offrire al piccolo: niente dolore ai capezzoli, maggiore facilità del bimbo nell’attaccarsi al biberon piuttosto che al seno materno. Per saltare la fase in cui si educa il neonato a prendere latte esclusivamente dalla madre spesso nelle strutture ospedaliere viene incoraggiata la somministrazione di latte artificiale.

Contro questa tendenza, che decisamente va a svantaggio del bimbo, si è schierato il sindaco di New York Michael Bloomberg, il quale, secondo quanto reso noto dall’Huffington Post, varerà una misura volta ad impedire agli ospedali di fornire latte artificiale alle neomamme.

Il provvedimento rientra nel programma volto ad incoraggiare l’allattamento al seno, del quale gli operatori sanitari saranno tenuti ad illustrare i vantaggi alle donne che hanno partorito. Naturalmente una riserva di latte artificiale sarà sempre disponibile, ma in quantità strettamente controllata: i medici dovranno motivare ogni singola scelta di alimentare i neonati con latte artificiale. Una misura che ha già riscosso consensi presso le strutture ospedaliere newyorkesi: già 27 di esse, su un totale di 40, hanno iniziato a mettere in pratica il provvedimento.

E voi cosa ne pensate?

Francesca Di Giorgio

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