Il latte in polvere? Dovrebbe esporre grandi avvisi sul fatto che l’allattamento al seno è migliore.
È quanto sostiene “Save The Children“, che vorrebbe scritte a mo’ di quelle presenti sui pacchetti di sigarette sui rischi del fumo anche per il latte artificiale. Perché? Facile a dirsi: per informare chiaramente e in modo diretto le mamme, visto che ogni ora si potrebbe salvare la vita di 95 bambini in tutto il mondo (830.000 all’anno) se le neo mamme allattassero al seno subito dopo il parto.
Per questo, chi vende il latte in polvere, dovrebbe spiegare sulle confezioni i grandi vantaggi che i bimbi ricevono dal colostro, il primo latte materno, entro un’ora dalla nascita. Ad esempio, si dovrebbe scrivere che, aiutando il loro sistema immunitario, il primo latte della mamma fornisce una probabilità di sopravvivere tre volte maggiore. Invece, le politiche di marketing da parte di alcune aziende che producono sostitutivi del latte materno fanno credere alle mamme che i loro prodotti sono il modo migliore per nutrire il bambino.
Per questo è stata lanciata una petizione che punta a far aumentare le avvertenze sanitarie sul fatto che il latte in polvere è inferiore al latte materno. Secondo le richieste, gli avvisi del tipo “l’allattamento al seno è migliore” dovrebbero coprire circa un terzo degli imballaggi. Brendan Cox, di Save the Children, ha detto che le modifiche delle avvertenze dovrebbero essere applicate nel Regno Unito e negli altri paesi sviluppati, soprattutto perché le confezioni potrebbero essere esportate verso il Terzo Mondo.
Ma Clare Byam-Cook, ex infermiera, ostetrica e consulente di allattamento, è scettica e teme che “gli avvisi in stiler sigarette aumenteranno il senso di colpa avvertito dalle mamme che hanno bisogno o vogliono utilizzare l’alimentazione artificiale, mentre tutte le donne sono consapevoli del fatto che l’allattamento al seno è un bene per il bambino e la madre“.
Roberta Ragni