Che il fumo nuoce gravemente alla salute del feto è cosa nota a tutti, forse però pochi sanno che anche il papà, se fumatore, può mettere a rischio la gravidanza.
Lo rivela uno studio del Centro di Medicina della riproduzione assistita ProCrea di Lugano.
La ricerca, presentata oggi a Stoccolma in occasione del Congresso annuale Eshre – European Society of Human Reproduction and Embriology – mostra, infatti, come la frammentazione del DNA spermatico, determinata anche dalle sigarette, favorisca aborti spontanei.
I biologi del laboratorio di analisi genetiche del centro hanno studiato su 816 pazienti gli effetti della frammentazione del DNA spermatico sui trattamenti di fecondazione assistita, andando ad analizzare oltre 1.200 cicli. Obiettivo ultimo, studiare il grado di frammentazione del DNA dello sperma per poter comprendere meglio gli effetti che questo valore può avere sulla gravidanza e soprattutto vedere come poter intervenire.
“Dividendo in due il gruppo dei pazienti interessati dallo studio – spiega Giuditta Filippini, direttrice del laboratorio di genetica umana ProCreaLab del centro ProCrea – abbiamo visto che la frammentazione del DNA spermatico non incide sulla percentuale di gravidanze, quanto sugli aborti spontanei. Ovvero, utilizzando per la fecondazione un seme maschile caratterizzato da un’elevata frammentazione del DNA, abbiamo registrato un livello elevato di aborti spontanei”.
Un risultato davvero illuminante per ProCrea, il maggiore centro di fertilità della Svizzera e polo di riferimento internazionale per la medicina della riproduzione. Una conclusione che potrebbe aprire le porte a nuove frontiere della procreazione assistita e soprattutto alla possibilità di trovare soluzioni mirate a seconda dei pazienti.
“Sappiamo infatti – continua la dottoressa Filippini – che tra le cause più diffuse che provocano la frammentazione del DNA c’è, per esempio, il fumo. Quindi, a fronte di un paziente che sappiamo tabagista, prevediamo una cura a base di vitamina E, oltre ad invitare l’uomo a ridurre, se non addirittura sospendere, la cattiva abitudine del fumo. In alcuni casi, il problema della frammentazione può essere superato nell’arco di qualche mese (il tempo necessario per una completa spermatogenesi), come nelle situazioni in cui questa frammentazione del DNA è determinata dall’utilizzo di particolari farmaci: basta la sospensione del medicinale per ristabilire la situazione”.
Ma ci sono anche casi in cui il problema deriva da una condizione genetica; in queste situazioni si deve intervenire con un diverso trattamento: non basta ad esempio una Fivet (Fertilizzazione In Vitro con Embryo Transfer) ma occorre optare per la Icsi, l’iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo.
Il fumo nuoce gravemente alla propria ed altrui salute. Anche a quella di tuo figlio. Ci sono molti rimedi per smettere di fumare. Pensaci…
Fabrizio Giona