Sono sempre più i papà che decidono di assistere la propria moglie o compagna durante la nascita del loro bambino: esattamente 9 su 10. A rivelarlo, l’VIII Rapporto Cedap sull’evento nascite in Italia, pubblicato sul sito del ministero della Salute.
Dai dati raccolti emerge, infatti, che nel 92% dei casi il padre del bambino entra in sala parto per partecipare all’evento, ad esclusione dei cesarei ovviamente. Il restante 8% invece è così suddiviso: nel 6,7% dei parti è un familiare ad assistere la neomamma mentre nell’1,3% una persona di fiducia.
Quella dei papà è una vera e propria rivoluzione culturale e familiare che ha visto negli ultimi 5 anni il suo exploit: basta pensare che si è passati da un misero 60% ad oltre il 90%; trenta punti percentuali che fanno la differenza. “È evidente – spiega il dottor Giovan Battista Serra, ginecologo del Cristo re di Roma – che le dinamiche sono cambiate e i padri hanno assunto un ruolo diverso, assumendosi responsabilità sin dall’inizio, dal simbolico taglio del cordone ombelicale”.
Analoga posizione per Jack Heinowitz – psicologo infantile e terapeuta della famiglia nonché condirettore della Parents As Partners Associates di San Diego in California – che negli ultimi anni ha lavorato sempre più assiduamente per risvegliare l’istinto paterno negli uomini di tutte le età. Nel suo libro “Il papà incinto”, infatti, incoraggia i padri ad assistere al parto per essere consapevoli dell’importanza del coinvolgimento con il nascituro.
Ma Heinowitz pone l’attenzione anche su quei padri che non se la sentono di assistere a quel momento: “Ogni volta che vi sentirete oppressi dai dubbi – scrive nel suo testo-guida sulla paternità – ricordate che partecipare al travaglio non è un test per stabilire il vostro livello di abilità nell’aiutare né tanto meno rispecchierà la vostra capacità di amare sia come uomo che come padre”.
È importante che un papà se la senta di assistere alla nascita perché – come afferma il dottor Serra – “quando un padre non è tranquillo ma è forzato nella sua decisione di entrare in sala parto dal desiderio della moglie o della compagna può essere d’intralcio”.
In tal caso, quindi, sarebbe meglio se aspettasse fuori!
Fabrizio Giona