Mangiare 2 porzioni di pesce alla settimana durante la gravidanza protegge il bebè dal rischio di soffrire del disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività, o ADHD, che comporta difficoltà di attenzione e concentrazione, di controllo degli impulsi, del livello di attività, tutti problemi che derivano dall’incapacità del bambino di regolare il proprio comportamento in funzione del trascorrere del tempo, degli obiettivi da raggiungere e delle richieste dell’ambiente.
Secondo una ricerca della Boston University School of Public Health, pubblicata nella rivista Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine e condotta su i 788 bambini nati nel Massachusetts tra il 1993 e il 1998, i bambini le cui madri avevano mangiato pesce 2 volte a settimana correvano un rischio del 60% inferiore di manifestare i sintomi del disturbo durante la fase di sviluppo.
Ma la chiave del successo è puntare su una accurata selezione del tipo di pesce consumato, evitando di mangiare troppo pesce azzurro a causa dei suoi elevati livelli di mercurio. associato a un ritardo nello sviluppo e anche dei danni cerebrali. Bandite, infatti, le specie più pericolose, come squalo, sgombro o pesce spada, la cui assunzione dovrebbe essere ridotta da parte di tutti. “Il messaggio veramente importante è quello di mangiare pesce“, ha detto l’assistente Sharon Sagiv, autore principale dello studio.
Anche perché è l’unica soluzione, visto che gli integratori di Omega 3 sembra proprio che non diano gli effetti sperati, almeno per i problemi cardiovascolari.
Ma, quindi, quali i pesci più “sicuri”? Il tonno in scatola ha una quantità inferiore di mercurio, ma deve essere consumato comunque con moderazione, mentre è meglio mangiare il salmone solo due volte a settimana, come suggeriscono le linee guida e numerose ricerche. Anche il pesce affumicato è da evitare in quanto potrebbe essere contaminato da Listeria, così come quello crudo o quello pescato nei laghi e nei fiumi: meglio preferire il consumo di pesci di allevamento, controllati da eventuali batteri.
In ogni caso, i pesci vanno cotti bene e a lungo. Durante la gravidanza è bene, infatti, non consumare cibi a base di pesce crudo, sushi e tartare di pesce sospese per tutto il periodo della gravidanza, prestando molta attenzione a frutti di mare, cozze, vongole e ostriche. Non vi sarebbe, invece, alcun limite per altri tipi di pesce bianco, con la carne poco grassa, come merluzzo, orata, rombo, sogliola, trota, nasello, passera, carpa e dentice.
Roberta Ragni
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