Si chiama Indice di Clearance Polmonare ed è un marcatore non-invasivo che potrebbe essere decisivo nello studio della fibrosi cistica nei neonati. La scoperta è di un team di ricercatori australiani che hanno condotto uno studio pubblicato sulla rivista scientifica American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine.
L’Indice di Clearance Polmonare (LCI) è elevato nei bambini con fibrosi cistica. Il continuo monitoraggio di questo marcatore può essere utile a determinare la progressione della malattia nei neonati. Questo marcatore si associa anche a un’infiammazione delle vie respiratorie dovuta al batterio Pseudomonas aeruginosa. Quindi, l’LCI sarebbe fondamentale sia per la fibrosi cistica sia per questa malattia respiratoria che può manifestarsi anche indipendentemente dalla fibrosi.
Lo studio si è fondato su dei prelievi effettuati su 47 bambini presintomatici o con fibrosi cistica diagnosticata e 25 bambini sani (media dell’età dei bimbi per il test: 1 anno e mezzo). I bambini del primo gruppo avevano il marcatore LCI a 7,21 contro i 6,45 di quelli sani. Il 36% dei bambini del primo gruppo erano anche affetti dall’infiammazione da Pseudomonas aeruginosa. Questi ultimi avevano il marcatore LCI a 7,92 rispetto alla media di 7,02 dei bambini non affetti dall’infiammazione.
Sara Tagliente