Le malattie cardiovascolari da trombosi, come infarti, ictus ed embolie sono per lo più collegate ad una alimentazione scorretta, all’alcol e al fumo e a un’attività fisica scarsa, tanto che quelle patologie sono responsabili del 44% dei decessi, con un’incidenza doppia rispetto tumori.
Sono i dati snocciolati dall’Associazione per la Lotta alla Trombosi (Alt), in vista della Prima Giornata Nazionale per la Lotta alla Trombosi, in programma domani in tutta Italia. Per l’occasione saranno organizzati workshop, competizioni sportive e serate enogastronomiche per promuovere uno stile di vita sano.
“Il rischio più concreto è il grasso addominale – spiega Lidia Rota Vender, presidente di Alt – che corrisponde al grasso intorno al cuore, di solito il risultato di una vita sedentaria ed eccessivo consumo di cibi grassi e di alcol. La strategia migliore per contrastare questi nemici della salute è l’attacco, cioè l’attività fisica quotidiana, associata ad un’alimentazione corretta, scelte cha vanno condivise con gli amici e la famiglia“.
La Giornata è patrocinata dal Ministero della Salute, il Segretariato Sociale della Rai, il Coni, la Lega Nazionale Professionisti Serie A, Siset (Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi e della Trombosi) e Fcsa (Federazione Centri per la diagnosi della trombosi e la Sorveglianza delle terapie Antitrombotiche).