Si celebra domenica 1° maggio la decima Giornata Nazionale dell’Epilessia, promossa dalla LICE, la Lega Italiana contro l’Epilessia.
Di questa malattia infiammatoria è affetto in Italia quasi mezzo milione di persone e ogni anno 30 mila sono i nuovi casi soprattutto in età infantile e adolescenziale, ma crescono anche i casi tra gli anziani, esposti per lo più a epilessie secondarie, dovute a tumori, lesioni cerebrovascolari, traumi cranici, o a malattie infettive o degenerative del sistema nervoso.
Obiettivo della giornata è favorire una maggiore conoscenza della patologia: da un’indagine DOXA, infatti, emerge che il 23% degli italiani crede che la malattia possa provocare disturbi psichici, l’11% che sia una malattia mentale, mentre il 4% ritiene addirittura che sia dovuta a una qualche forza sovrannaturale.
Inoltre, poco conosciute risultano essere le terapie oggi disponibili: solo l’11%sa che si può intervenire chirurgicamente e, anche se l’86% crede nella terapia farmacologica per controllare gli attacchi, il 47% delle persone pensa che dall’epilessia non si possa guarire.