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A Pisa, primo caso al mondo di trapianto di pancreas con robot

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In Italia è stato effettuato il primo trapianto di pancreas con la tecnica robotica mini invasiva. Si tratta di un’operazione avvenuta a fine settembre scorso, ma se ne dà notizia solo ora che la paziente, malata di diabete di tipo 1, è stata dimessa.

L’intervento, durato 3 ore, è avvenuto all’Ospedale di Pisa per mano di una equipe di medici e infermieri guidati da Ugo Boggi, direttore della chirurgia generale e dei trapianti nell’Uremico dell’Azienda ospedaliera universitaria pisana e, soprattutto grazie all’appoggio di un robot. Chiamato “Vinci Shdi“, è grazie a lui che si sono praticati tre piccoli fori e un’incisione di 7 centimetri, attraverso cui è stato fatto passare l’organo nuovo.

Ha commentato il dottor Boggi: “Con questo intervento si pone fine a una diatriba durata decenni sull’opportunità o meno di trapiantare il pancreas a causa dell’altissima invasività dell’intervento chirurgico di tipo tradizionale“.

Il trapianto di pancreas, infatti, è considerato uno degli interventi più invasivi (basti pensare che il tasso di complicazioni post-chirurgiche raggiungeva il 50%), per la particolarità del pancreas stesso e per la vulnerabilità dei pazienti diabetici, cui, in genere questo tipo di operazione è riservato.

Germana Carillo

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania