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Estate: ecco il decalogo per una dieta bilanciata

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Prova costume in agguato: 1 italiano su 2 già è a dieta, ma quasi tutti scelgono diete “last minute”, quelle più aggressive che mirano a risultati immediati, ma di dubbia durata.

Oppure ci si affida a diete iperproteiche come la Dukan, che provocano un veloce dimagrimento, ma con un notevole aumento di peso appena si sospende.

La raccomandazione degli esperti resta una e una soltanto: niente diete fai-da-te. Bisogna affidarsi a specialisti qualificati e a dietisti, che guidano verso nuove abitudini alimentari e alla pianificazione di un’alimentazione bilanciata.

Al 24° Congresso Nazionale dei Dietisti in corso a Verona si lancia dunque l’appello alla moderazione e a rivolgersi sempre a specialisti qualificati prima di intraprendere qualsiasi percorso di dimagrimento.

Il primo concetto da sfatare – spiega Giovanna Cecchetto, presidente ANDID – è che esistono cibi da abolire in assoluto. Non è vero. Dagli snacks dolci e salati, alle bibite, agli aperitivi e agli happy hours, l’importante è saperli gestire con criterio, controllandone frequenze e quantità, sapendoli inserire in modo corretto nella propria alimentazione e sapendo scegliere alternative altrettanto gradevoli e soddisfacenti“.

Il vero problema di un dimagrimento è il conseguente mantenimento del peso ottenuto con la dieta. Spesso, infatti, succede che più si perde velocemente peso, più alla fase del mantenimento non ci si arriva, oppure il mantenimento stesso si configura così diverso dalle abitudini precedenti alla dieta, che pian piano si ritorna alla solita alimentazione e si riprende peso.

Il compito dei dietisti, secondo l’ADA (American Dietetic Association), sarebbe proprio quello di portare i pazienti a considerare la gestione del loro peso come un processo a più tappe (multi-stage process). La ripresa del peso non andrebbe considerata come un fallimento personale, ma come segnale della necessità di un’altra fase di attivo trattamento.

Ecco i 10 consigli per una alimentazione utile e bilanciata, anche se, la dieta deve essere personalizzata da un esperto dietista.

1. Non saltare mai i pasti, a partire dalla colazione

2 . Inserire in ogni pasto una porzione di carboidrati (privilegiando quelli di tipo integrale e a scarso contenuto in grassi) e una buona porzione di verdura

3. Negli spuntini (massimo 2 al giorno) preferire la frutta

4. Limitare la frequenza dei formaggi a 2-3 volte a settimana

5. Consumare il pesce almeno 2 volte a settimana

6. Inserire almeno 2-3 volte a settimana, in uno dei pasti principali, piatti unici quali:

a – zuppa di legumi e cereali accompagnati da un contorno di verdura

b – insalatona con uovo, prosciutto cotto magro o mozzarella o tonno accompagnata da una porzione di pane

c – pasta o riso freddo condito con verdure (pomodorini, basilico, piselli, carote, olive, capperi ecc.)

7. Preferire i condimenti vegetali ai primi piatti (pomodoro, zucchine, melanzane, broccoletti, ecc.), limitare i sughi più ricchi

8. Evitare la somma, nello stesso pasto, di alimenti con uguale funzione nutritiva (per esempio carne + formaggio, pane + pasta, patate + pane, ecc.)

9. Limitare il consumo di dolci preferibilmente a fine pasto o a colazione, piuttosto che fuori pasto

10. Bere almeno 1½- 2 litri di liquidi al giorno (prevalentemente acqua o bevande non zuccherate)

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania