A farci sembrare più giovani? È il gene di Peter Pan. A rivelarlo sono stati alcuni studiosi della University of Leicester e del Kings College di Londra.
Tale gene sarebbe responsabile di rughe e inestetismi legati al tempo, sia nel bene che nel male. Infatti, la presenza del gene ci rende più giovani di 3 o 4 anni, ma la presenza di una sua variante ci fa sembrare altrettanto più vecchi.
Gli studiosi hanno analizzato il Dna di 12 mila persone e hanno riscontrato che vi è un legame tra l’aspetto giovanile e la lunghezza dei telomeri, ossia delle parti estreme del cromosoma, quei “cappucci” che hanno premiato col Nobel per la Medicina a a Jack Szostak, Elizabeth H. Blackburn e Carol W. Greider. Il 55% dei pazienti sottoposti al test mostravano la presenza di un doppio gene di “Peter Pan” e un aspetto piuttosto giovanile. È bastata poi una semplice analisi del sangue per collegare il fatto alla lunghezza dei telomeri.
Il professor Spector ha spiegato: “Le varianti si trovano sul cromosoma 3, in prossimità del gene TERC e questo ci suggerisce che ci siano persone geneticamente programmate per invecchiare ad una maggiore velocità e che hanno così una più alta possibilità di soccombere a malattie correlate all’età”.
Numerosi i risvolti di questa scoperta, non solo sull’aspetto fisico: “Lo studio può aiutarci ad identificare quei pazienti che hanno maggiori rischi di sviluppare malattie comunemente legate all’invecchiamento – ha spiegato il cardiologo Nilesh Samani dell’Università di Leicester – ma anche patologie cardiache e alcuni tipi di cancro“.
Francesca Mancuso