Sono un esercito silenzioso ma, purtroppo, piuttosto nutrito. Parliamo delle donne italiane affette da endometriosi, una condizione che riguarda 3 milioni di persone nel nostro Paese, e che ora potrebbe avere a disposizione un utile strumento per poter lenire i principali fastidi e dolori che possono derivare tale situazione.
A mettere a punto un nuovo integratore che sembra star dando ottimi risultati in tal materiale è la Fondazione italiana endometriosi, leader nella ricerca sulla malattia, secondo cui il prodotto potrebbe assicurare un’azione antinfiammatoria potenziata, consentendo così di abbattere i principali sintomi della malattia, rappresentati dalla presenza di infiammazioni, di crampi, di una sensazione di pancia gonfia e di stanchezza cronica.
La Fondazione ha sottolineato in una nota che l’eccesso di ormoni è responsabile della crescita della malattia, che determina infiammazione, e che l’infiammazione determina più ormoni, alimentando un circolo ben poco virtuoso.
Per poter contrastare la malattia on si può agire sulle sue origini, almeno per il momento, bensì sui suoi sintomi. In tal senso, l’assunzione di integratori potrebbe, senza alcun tipo di controindicazione, andare a contenere tutti i fastidi e tutti i disagi che sono tipicamente associati all’endometriosi.
Ma quali sono le caratteristiche di tale integratore sviluppato dalla Fondazione?
Nella sua ultima versione, che sostituisce la precedente, ad esser decisiva sembra essere l’azione della quercetina, in sinergia con la luteolina, un potente antinfiammatorio naturale: così agendo, peraltro, il prodotto può svolgere non solamente una potente azione antinfiammatoria, quanto anche un’azione antiossidante e protettiva verso i tumori estrogeno dipendenti.
Già lanciato lo scorso mese di settembre, la nuova formula è in grado di agire direttamente sul metabolismo degli estrogeni e ridurre in modo più veloce ed efficace i sintomi dell’endometriosi, rallentando il processo ossidativo delle cellule.
Dunque, siamo dinanzi a un prodotto estremamente promettente per poter ridurre tutti i principali sintomi di questa malattia, come il dolore determinato dai processi infiammatori acuti e cronici, la stanchezza fisica cronica, l’emicrania e le altre condizioni che, purtroppo finiscono con l’esser di frequente riguardo per un’ampia fetta di popolazione femminile.