L’Onu ha indetto per oggi, giovedì 11 ottobre 2012, la Prima Giornata Mondiale delle Bambine e delle Ragazze. Nel mondo, ogni anno, le bambine e le giovanissime proseguono ad essere vittime di violenza e di discriminazione da parte degli adulti e spesso degli stessi uomini appartenenti alla loro famiglia.
Più tenera è la loro età, più le bambine sono costrette a soffrire e a subire in silenzio gli abusi e le discriminazioni perpetrate nei loro confronti da parte degli adulti. È ora di agire per regalare alle future donne di tutto il mondo la speranza di una vita più serena. Per questo motivo l’associazione Terre Des Hommes, attiva nella difesa dei diritti umani e nell’ambito delle adozioni a distanza, ha deciso di presentare oggi davanti alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il “Dossier sulla condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo”.
L’ associazione ha scelto questa giornata simbolica per il lancio della campagna “Indifesa”, volta a sostenere il futuro delle bambine in difficoltà in tutte le nazioni, in modo da assicurare loro pari opportunità e pari diritti ovunque si trovino. La sfida che viene lanciata oggi consiste nel garantire che tutte le bambine, ragazze e future donne del mondo possano avere l’occasione di vivere in salute, di studiare e di trascorrere le proprie giornate protette dalla violenza e dagli abusi fisici e psicologici.
Per sostenere i programmi di difesa e di aiuto alle bambine sarà sufficiente inviare, fino al 21 ottobre, un Sms al numero 45501, con il quale potranno essere donati 2 euro a sostegno delle attività promosse da parte di Terre des Hommes Italia, attualmente presente in 65 Paesi e con quasi 1000 progetti all’attivo a favore dei bambini e della bambine in difficoltà.
I dati relativi alla violenza sulle bambine nel mondo sono allarmanti. 150 milioni di bambine e adolescenti di età inferiore ai 18 anni sono state vittime da abuso ed 1 su 4 è stata costretta a subire atti di violenza. Molte di loro, nelle aree più desolate del mondo, rischiano di morire di parto, di sete o di fame.
La violenza sulle donne non riguarda soltanto l’estero. Secondo i dati raccolti nel 2010, ogni anno da 2000 a 3000 bambine in Italia rischiano di essere sottoposte alla dolorosa ed invalidante pratica dell’infibulazione. La violenza domestica, inoltre, si nasconde purtroppo anche nei Paesi del mondo che vengono considerati altamente civilizzati. Oggi è una giornata di particolare consapevolezza a livello internazionale in merito, ma essa dovrebbe essere accresciuta in ogni momento ed unita ad azioni concrete in collaborazione con la famiglia, la scuola, gli enti pubblici e le numerose associazioni nonprofit attive per la difesa dei diritti delle bambine e delle ragazze.
Marta Albè