L’influenza A torna a uccidere, ma questa volta la vittima non aveva alcuna patologia pregressa. È successo a Pisa, dove dal 23 dicembre una giovane donna di 32 anni era in cura presso l’ospedale di Cisanello a causa di una grave insufficienza polmonare. Ma nonostante le cure non ce l’ha fatta.
La donna, che ha lasciato una bambina di 3 anni, era arrivata in condizioni critiche dall’ospedale Versilia di Viareggio. La sua situazione polmonare era già fortemente compromessa e a poco è servito il fatto che i medici di pisa l’abbiano sottoposta ad Ecmo, ossia alla respirazione extracorporea per l’ossigenazione del sangue.
Inutili i tentativi dell’equipe medica cdi PIsa he l’ha seguita. Il primario ha più volte consultato anche colleghi stranieri per tentare tutti i tutti i tipi di trattamento possibili. “L’infezione dal virus a/H1N1 – spiegano dsall’ospedale – era stata sconfitta, ma ormai i polmoni erano compromessi e la giovane donna non ce l’ha fatta. Non soffriva apparentemente di patologie pregresse, non c’erano patologie diagnosticate, un soggetto quindi sano”.
La causa della malattia ai polmoni è quindi il virus A H1N1. Torna quindi a mietere vittime. La donna di Pisa è il quarto decesso del 2010 per complicanze dovute all’influenza A, e la 204esima in Italia. Nel mondo, invece, secondo il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), dall’inizio della pandemia le vittime sono state quasi 14 mila.
Francesca Mancuso