giornata mondiale senza tabacco

Oggi si celebra la Giornata Mondiale senza Tabacco

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin

Iniziative, campagne di informazioni e convegni con un unico scopo: dire stop alle sigarette. Oggi si celebra la Giornata Mondiale senza Tabacco per smettere col fumo e, se proprio non volete farlo per la vostra salute, pensate ai vostri bimbi.

Il fumo passivo, infatti, è dannoso nella stessa identica misura e, in più, da grandi i figli di fumatori saranno portati a imitare i genitori. L’Istat calcola, infatti, che se nessuno dei due genitori fuma, solo il 17,6% dei figli diventa fumatore; se entrambi i genitori sono fumatori, invece, la percentuale sale al 28,9%. Per non parlare del fumo in gravidanza: i figli di fumatrici possono arrivare a pesare anche 300 grammi in meno rispetto agli altri e hanno un maggiore rischio di mortalità perinatale.

Uno studio della Guadalupe Ortega del dipartimento della salute della Catalogna, in Spagna, ha inoltre dimostrato come i livelli di nicotina nel sangue di bambini che vivono con genitori che fumano siano alti anche se gli adulti non fumano in loro presenza. Il motivo? La nicotina è un diavolo invisibile, impregna i tendaggi, le pareti. La casa ne è piena.

Insomma, per il bene dei bimbi l’imperativo è smettere di fumare. Eppure, in Italia il numero di fumatori non accenna a diminuire, se si pensa che sono circa 12 milioni i fumatori italiani.

Infine, non solo il fumo irrita le vie respiratorie provocando bronchite cronica, asma, tosse (nei casi migliori!), ma danneggia i polmoni e il sistema cardiovascolare aumentando il rischio di tumori, mette a repentaglio la fertilità, invecchia la pelle, fa salire la pressione, aumenta il rischio di menopausa precoce, ingiallisce denti e mani, riduce la sensibilità di gusto e olfatto.

Germana Carillo

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania