Idee per il week end più romantico dell’anno? Se avete già visitato le canoniche Parigi e Venezia, per San Valentino noi vorremmo consigliarvi una meta alternativa!
Ci viene suggerita dalla guida Timeout, famosa in tutto il mondo per la sua capacità di monitorare tutte le manifestazioni, culturali o sportive, in molte capitali europee e mondiali.
Secondo un recente sondaggio della guida britannica, che ha comparato città come Chicago, Göteborg, Istanbul, Salisburgo e Tallinn, sarebbe Bergamo la città più romantica del mondo!
Già famosa per il suo aeroporto, Bergamo, e in particolare Città Alta, nasconde delle piccole meraviglie facili da scoprire!
Superate le mura che la circondano, città alta si presenta come una piccola bomboniera dove il tempo si è fermato. Durante i fine settimana, il traffico è chiuso e il silenzio che l’avvolge crea una sensazione alla quale non siamo più abituati. Tutto sembra fermo, rallentato, a portata di uomo.
Qualsiasi strada decidessimo di fare per arrivarci, saremo condotti tra case arroccate, piccole chiese medievali, vicoli stretti e labirintici, nei quali si respira il profumo del rosmarino e dell’alloro, dei panni stesi fuori ad asciugare e magari, se è quasi mezzogiorno, anche di qualche cibo prelibato.
La nostra vista gode di panorami incredibili e nelle giornate invernali più terse si possono scorgere (scendendo da via Borgo Canale) la Madonnina del Duomo di Milano e gli appennini, e, dall’altra parte (via della Fara) si ha una piccola cartolina di monti della Val Brembana.
Impossibile non fermarsi ad ammirare la città in movimento, le piccole macchine che corrono in lontananza, aerei che partono o che arrivano, ci sembrano così lontani, così silenziosi. Il tempo si ferma. Noi dall’alto ci sentiamo in una bolla, e non vorremo mai andarcene!
Salendo con la funicolare, altra chicca di Bergamo, il viaggio per città alta sembrerà un ritorno al passato, lento e affascinante, contornato di vecchie case e palazzi con alte vetrate, orti e giardini fioriti.
Fermiamoci a goderci l’architettura stile liberty del bar della funicolare, prendiamo un caffè in terrazza e iniziamo a capire cosa rende così magica questa piccola città. Perdiamoci nel centro, camminiamo lentamente lungo via Gombito che si apre su Piazza Vecchia, con i suoi mille stili, concentrato della sua storia millenaria.
Abbandoniamo le vie principali per scoprire i vicoli secondari, forse più affascinanti, con le case con i muri storti e il ciottolato, i cortili interni sui quali si affacciano dei piccoli balconcini, lusso per pochi nei centri storici!
Ma Città Alta è anche il Teatro Sociale, recentemente ristrutturato, la Marianna, con il suo albero addobbato a Natale, la Fara, parco sempre verde a ridosso di Sant’Agostino, chiesa sconsacrata del XIV-XV secolo, oggi sede dell’Università, e poi i mille negozietti che si spargono ovunque, ci troviamo ancora il tappezziere, accanto alla latteria, di fronte a una delle piccole, ma numerose, trattorie.
Allontaniamoci un attimo dal “centro”, saliamo ancora, a piedi o in funicolare, e arriviamo a San Vigilio, il punto più alto della città! Da qui la vista toglie il fiato! Se quella delle mura vi ha affascinato, questa vi resterà dentro.
Scendiamo e passeggiamo lungo via Sudorno, gli occhi si spalancano davanti a case che vivono grazie al sole che le pervade, al silenzio che le circonda e alla serenità che le coccola. Natura e civiltà si mescolano e non sappiamo dire dove finisce una e inizia l’altra. Lo sguardo si perde nel campi ben coltivati, scivola lungo i prati e si ferma a un monastero abbandonato, dove solo meditazione e preghiera un tempo avevano regnato.
Tornando verso il centro, la chiesa di Santa Grata e la sua scalinata meritano una sosta. Ci sediamo su quei vecchi gradini e osserviamo come la luce del tramonto, riflettendo sui muri delle case, colora tutto di arancione, e poi rosso e poi ancora viola, fino a spegnersi, come questo giorno.
Infine, ci concediamo una passeggiata notturna, restiamo in giro fino alle 2 o alle 3 di notte e ripercorriamo quelle stesse vie, tutti dormono…
Finalmente la città è solo nostra…