Ignoto ai più fino a un anno fa, oggi il saturimetro è presente nelle case di un crescente numero di italiani. Merito (o colpa, a seconda di come si guardi al fenomeno) dell’emergenza sanitaria nata in seguito al Covid–19, che ha condotto questo piccolo dispositivo all’attenzione di tutti. Ma come si utilizza? E quali sono i valori di riferimento? Come interpretarli correttamente?
Indice
Cos’è il saturimetro
Il saturimentro (o ossimetro, o pulsossimetro) è un piccolo dispositivo a pinzetta, che va applicata al dito, e che serve a misurare e monitorare il livello di ossigeno nel sangue. Ma perché è importante questo valore?
È piuttosto semplice: quando respiriamo immettiamo nel corpo, mediante i polmoni, una certa quantità di ossigeno. Nelle persone che soffrono di alcune patologie (allergie, polmonite, asma, ecc.), i livelli di ossigeno nel corpo possono però abbassarsi. Ebbene, il saturimetro rileva proprio la presenza e l’entità di eventuali deficit di ossigeno.
In altri termini, il saturimetro ha come scopo quello di misurare la percentuale di ossigeno presente nel sangue.
Dove trovarlo e quanto costa
Come abbiamo già anticipato in apertura di questo approfondimento, il saturimetro è un piccolo strumento che oggi si trova molto comunemente nelle famiglie italiane, grazie a una crescente distribuzione e a prezzi piuttosto concorrenziali.
Insomma, il saturimetro fortunatamente si trova pressoché ovunque, tanto che si può acquistare online, in farmacia, in parafarmacia, nei negozi di articoli medicali e tecnologici, e così via.
Il prezzo varia a seconda dei modelli e del livello di funzionalità (alcuni sono collegabili al proprio smartphone). In linea di massima, si possono trovare modelli soddisfacenti a partire da 30 euro in su.
Come si usa il saturimetro
Il saturimetro si può utilizzare, molto semplicemente, infilando la punta del dito all’interno della sua pinzetta. Per poter evitare di andare incontro a valori errati in sede di misurazione, è opportuno effettuare la misurazione su unghie corte e senza smalto, riscaldando il dito prima della misurazione.
Quali sono i valori di riferimento
I valori che otteniamo dal saturimetro sono indicati come SpO2 e in condizioni normali oscillano dal 95% in su. Valori inferiori al 95% non sempre sono indice di qualcosa che non va, ma è possibile che una simile diminuzione del livello di ossigeno nel sangue possa indicare nel paziente qualcosa che non va, soprattutto se i valori scendono sotto il 90%, quando si può parlare di ipossiemia. Valori gravi sono quelli inferiori all’85%, che dovrebbero indurre la persona a contattare un supporto medico.