Nella frenesia del Natale le nostre case, le strade, i negozi (ma anche il nostro abbigliamento) si stanno adeguando addobbandosi con migliaia di sfavillanti palline colorate, ghirlande, festoni, luminarie.
L’albero sovraccarico di decorazioni e il tradizionale presepe sono già in posizione, per la gioia dei più piccoli e dei romantici amanti del clima natalizio.
E sempre più spesso, in ogni casa, fa capolinea anche una stella di Natale, che sta a tutti gli effetti diventando un simbolo delle feste natalizie. Ma visto che nemmeno a Natale si può star tranquilli, arriva un allarme a tutti gli effetti per le famiglie che hanno comprato o hanno ricevuto in dono una di queste piante.
La Stella di Natale (nome scientifico Euphorbia pulcherrima), come tutte le altre piante, ha un sistema di autodifesa. Se la maltrattiamo troppo, reagisce con secrezioni tossiche. Ovviamente non aspettatevi che lanci del liquido nel vostro cibo o vi faccia attentati durante la notte!
Nello specifico questa pianta, quando subisce un danno come può essere la lacerazione accidentale di una foglia, produce del lattice. Questo se viene in contatto con occhi, naso o pelle provoca bruciore, irritazione, prurito ed eritema.
Chiaramente gli effetti sono più gravi nel caso in cui si ingerisca una foglia (cosa che potrebbe succedere ai bambini o agli animali domestici) e infatti potrebbe comparire bruciore di stomaco, vomito, diarrea e perdita dei sensi.
È chiaro che l’allarme sembra troppo esagerato per chi è abituato ad accudire le proprie piante d’appartamento in maniera amorevole e con tutte le cure e le attenzioni possibili preservandole dagli attacchi esterni, ma è assolutamente giustificato per chi ha marmocchi e quadrupedi che gironzolano per casa demolendo tutto al loro passaggio.
Ecco a quest’ultimo gruppo di famiglie mi rivolgo: quest’anno la stella di Natale mettetela in terrazzo o su una mensola in modo che nessuno la possa toccare e… Buon Natale!