Nonostante gli appelli a vaccinarsi, sono moltissime le persone che quest’anno corrono il rischio di essere tagliate fuori dalla campagna di somministrazione a causa della penuria di prodotti. Ma quanto tempo c’è per fare il vaccino anti-influenzale, affinché funzioni? Dopo quanto tempo entra in effetto?
Di norma gli anticorpi determinati dal vaccino si manifestano dopo circa due settimane dal momento della somministrazione del vaccino. Dunque, chi si sta vaccinando in questi giorni potrebbe sviluppare gli anticorpi utili per la seconda parte di dicembre. Chi invece non riuscirà a vaccinarsi entro il mese corrente corre il rischio di vaccinarsi troppo tardi, considerato che l’influenza di stagione dovrebbe arrivare tra la fine di dicembre e il mese di gennaio.
Insomma, i giorni utili per poter effettuare il vaccino e ritenersi congruamente al sicuro da ogni rischio di contagio stanno per esaurirsi e, chi può, farebbe dunque bene a procedere con la prenotazione del proprio vaccino il prima possibile.
E poi che succede?
La “protezione” del vaccino nei confronti del virus anti-influenzale ha una durata variabile. E, in alcuni casi, potrebbe addirittura estendersi per molti mesi, o più di un anno. Ma allora è superfluo ripetere la vaccinazione il prossimo anno?
In realtà, la risposta è “dipende”.
Ogni stagione influenzale si sviluppa infatti in modo diverso, e colpisce in maniera differente l’organismo. Inoltre, gli anticorpi che proteggono l’organismo dall’influenza, come abbiamo già in parte sottolineato, si riducono durante l’anno che trascorre dalla vaccinazione, finendo con lo scemare la propria efficacia man mano che si avanza in calendario.