vaccini via intranasale

Vaccini antinfluenzali, saranno da somministrare in via intranasale?

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin

Un vaccino sperimentale antinfluenzale intranasale a dose singola è risultato sicuro e ha prodotto una risposta immunitaria duratura quando è stato testato in un campione coinvolto in uno studio di Fase 1, con risultati pubblicati nel Journal of Clinical Investigation.

Il vaccino sperimentale, chiamato Ad4-H5-VTN, è un vaccino adenovirus ricombinante e replicante, progettato per stimolare gli anticorpi contro l’emoagglutinina, una proteina presente sulla superficie dei virus influenzali che si attacca alle cellule umane.

Il vaccino sperimentale è stato sviluppato da Emergent Biosolutions Inc., una società statunitense, e per il momento è stato somministrato per via intranasale a 28 partecipanti allo studio, come capsula orale a 10 partecipanti e attraverso un tampone tonsillare a 25 partecipanti, a uomini sani e donne non incinte di età compresa tra i 18 e i 49 anni.

I partecipanti che hanno ricevuto il vaccino per via intranasale o tramite tampone tonsillare hanno mostrato livelli di anticorpi neutralizzanti H5-specifici significativamente più alti rispetto al gruppo che ha ricevuto la capsula del vaccino per via orale.

I partecipanti che hanno ricevuto il vaccino intranasale hanno rilasciato il DNA virale per due – quattro settimane, ma non è escluso che in realtà l’efficacia possa essere riscontrabile molto prima, anche a distanza di pochi giorni. Inoltre, i volontari che hanno ricevuto il vaccino intranasale avevano alti livelli di anticorpi neutralizzanti nel siero a 26 settimane dopo la vaccinazione, e questo livello era invariato a tre a cinque anni dopo una singola dose intranasale del vaccino.

La durata dello spargimento virale era correlata a un’elevata entità della risposta anticorpale neutralizzante alla settimana n. 26. Inoltre, il vaccino intranasale ha indotto una risposta anticorpale mucosale nel naso, nella bocca e nel retto.

A questo punto, gli autori dello studio ipotizzano che i vaccini con vettore compatibile con la replicazione possono avere vantaggi rispetto ad altri tipi di vaccini perché possono esprimere le proteine virali a livelli più alti e per una durata più lunga. Inoltre, questo tipo di vaccino induce una risposta immunitaria mucosale che è fondamentale per limitare la trasmissione dei virus che infettano i tessuti delle mucose.

Leggi anche: Chi deve fare il vaccino antinfluenzale?

La piattaforma vaccinale potrebbe essere altamente adattabile per l’uso contro altri virus tra cui SARS-CoV-2, secondo gli autori.

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Appassionato di musica, cinema, tecnologia e motori. Laureato in scienze della comunicazione. Mi piace soprattutto mangiare, cucinare e scrivere dell'universo femminile