“Siamo così, dolcemente complicate…” secondo Fiorella Mannoia. Quanti di voi, cari lettori, desidererebbero manuali per interpretare i pensieri, i desideri, i significati nascosti negli sguardi e nei sospiri dell’altra metà dell’universo?
Eppure, anche se, come abbiamo spesso ripetuto, donne e uomini vengono da pianeti diversi, cercare di entrare in sintonia con la sensibilità femminile non è poi tanto difficile. Noi donne non siamo scatole con la scritta “maneggiare con cura“, pronte a disintegrarsi in mille pezzi alla prima mossa sbagliata – ben inteso: si tratta di una regola generale, ma dipende poi da quanto sbagliata sia questa mossa! – né pericolosi congegni, dotati di quel terribile tasto rosso che fa esplodere tutto quando viene premuto.
È vero, piuttosto, che possiamo essere conquistate, rese felici, affascinate, stupite, emozionate (dobbiamo continuare o abbiamo reso l’idea?) con piccole attenzioni quotidiane – ovviamente non disdegniamo gesti eclatanti e spettacolari, se siete in grado di compierli senza apparire eccessivamente innaturali o, peggio, ridicoli –. Allo stesso tempo ci sono i comportamenti della cosiddetta lista nera, quelle cioè che-sono-da-evitare-sempre-e-comunque con una donna, se non volete vederci rispondere alle vostre avances con un mal di testa o cadere vittime di punizioni peggiori.
Cosa non dovete assolutamente mai fare? Leggete il nostro vademecum che riassume in dieci punti tutti i comportamenti che sono categoricamente da evitare con una donna.
Indice
Vantarvi della vostra abilità nella guida
Lasciate ai nonni il fastidioso adagio “donna al volante, pericolo costante” ed evitate di assumere arie da piloti di formula uno in nostra presenza, sottolineando in che modo siate riusciti a fare quel sorpasso o a prendere la strada migliore per evitare il traffico. Evidenziare le vostre capacità equivale a sostenere che noi non ne siamo dotate; lasciate che siamo noi a farvi complimenti, senza avere l’impressione di trovarci di fronte a vanitosi pavoni.
Mostrarvi onniscienti in pubblico, coprendoci di ridicolo
Vedete il punto precedente. L’aria da “so tutto io” è piuttosto indisponente, soprattutto se la assumete davanti agli altri, facendoci vergognare per la nostra ignoranza su alcuni argomenti. Siete proprio sicuri di non avere lacune da nascondere? Non ci sfidate!
Ritenere che il lavoro in ufficio sia più pesante di quello domestico
Alla fine di una lunga giornata di lavoro tornate a casa e vi tuffate sulla poltrona in attesa della cena, giustificandovi così: “scusa amore, ma sono davvero stanchissimo“. No, scusate voi: ma chi vi ha detto che con i lavori casalinghi ci si stanchi di meno? Per quanto possa essere stressante assecondare il capo, tutto sommato la giornata in ufficio vi porta a star seduti diverse ore ad una scrivania, con la possibilità di scambiare qualche parola con i colleghi e pranzare con loro, condividendo anche momenti di pausa. Svolgere i lavori domestici nel ciclo ininterrotto di aspirapolvere-lavatrice-ferro da stiro-spesa-pentole-fornelli-figli comporta una fatica fisica non indifferente, consumata tra l’altro in solitudine. Per questo, quando diciamo che siamo esauste, siamo veramente ESAUSTE.
Considerarvi meritevoli di una medaglia per aver fatto un piccolo lavoro domestico
Eppure i lavori di casa non sono un impegno gravoso, giusto? O questo discorso vale solo per le nostre quotidiane occupazioni casalinghe, che durano tutta la giornata, e non per quel piccolo sforzo che avete fatto per riparare il rubinetto o portare fuori l’immondizia?
Non mostrare alcun apprezzamento per una cena preparata con tanta cura
Abbiamo cercato la ricetta, l’abbiamo studiata e dopo aver acquistato gli ingredienti, ci siamo messe con entusiasmo ai fornelli, per stupirvi con una serie di piatti particolari. Seduti a tavola – senza aver notato la tavola apparecchiata con il servizio più elegante – ingoiate un boccone dopo l’altro, raccontando la vostra giornata di lavoro, come ogni sera. Non siete però in un hotel a 5 stelle, dove gli chef sono chiusi in cucina e non avete modo di parlare con loro: siamo sedute a tavola di fronte a voi, ed apprezzare lo sforzo che abbiamo fatto per deliziarvi il palato è un modo carino per riconoscere la nostra attenzione nei vostri confronti.
Offrirvi di fare da babysitter ai bambini
Si tratta semplicemente di precisione lessicale: babysitter è una persona, generalmente una ragazza, il cui compito consiste nel sorvegliare, a pagamento, i figli degli altri. Se vostra moglie esce e voi rimanete a casa con i bambini, non state facendo i babysitter, semplicemente vi state prendendo cura dei vostri figli.
Regalare un elettrodomestico per il compleanno
Fatta eccezione per i casi in cui in famiglia si decida di optare solo per regali utili a tutti (in questo caso la scelta coinvolge anche voi), per quale motivo dovremmo esultare davanti al nuovo tritatutto che ci presentate come regalo per la nostra festa? È vero, lo utilizziamo noi nel 99% dei casi, ma i cibi che prepariamo con quell’elettrodomestico sono anche per voi. Optate per un regalo che sia solo per noi, non utile alla casa: ci farete sentire coccolate ed un po’ speciali.
Regalare profumi da femme fatale
Rimaniamo nell’ambito dei doni. Bene, vi siete orientati verso un oggetto personale, un profumo ad esempio. Ottima scelta! Attenzione però: è vero che spesso dietro la donna più riservata si nasconde un’anima sensuale e passionale, ma generalmente non amiamo svelare questa parte di noi tra i colleghi d’ufficio; se volete farci provare una fragranza diversa da quella che utilizziamo di solito, sceglietela simile, in modo tale da incontrare i nostri gusti.
Criticare un nuovo taglio di capelli
Da super critiche di noi stesse, sappiamo benissimo quando il parrucchiere cui ci eravamo rivolte con tanta fiducia per rinnovare il nostro aspetto con un nuovo look, ha fallito il suo scopo ed ha contribuito a rendere nero il nostro umore. Non peggiorate la situazione con i vostri commenti negativi! Vi stiamo chiedendo di mentire spudoratamente? No, solo di rendere la pillola meno amara.
Acquistare vestiti senza neanche provarli
Se nei negozi di abbigliamento esistono i camerini, serviranno a qualcosa. Sappiamo che già al secondo capo che misurate iniziate a lamentarvi come i bambini davanti ai compiti per casa, ma per favore, cercate di resistere cinque minuti in più. Sapete altrimenti chi dovrà recarsi in negozio per cambiare taglia, colore o modello? Esatto, proprio noi.
Siamo poi così complicate? In fondo vi stiamo solo chiedendo attenzione e un po’ di delicatezza!