miti sul matrimonio

10 miti da sfatare sul matrimonio

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Del matrimonio abbiamo detto tutto e il contrario di tutto ma, ovviamente, non si può sempre credere a tutto quello che si sente (soprattutto quando si tratta di questo argomento).

A sostenerlo anche la psicologa newyorkese Pamela Garber che ritiene che alcuni miti, che tendono a stereotiparlo, non siano solo duri a morire ma anche dannosi per la realizzazione di un unione felice.

Quindi, dopo “Le 7 regole per un matrimonio felice“, ecco un elenco dei miti da sfatare per ambire ad un’unione più solida.

Mito 1: il matrimonio non farà mai cambiare nessuno

Chi non ricorda il detto “Chi nasce tondo, non muore quadrato” ? E, come sempre, la saggezza popolare ci svela una grande verità: la difficoltà di cambiare per gli esseri umani. Gli esperti puntualizzano sulla natura dei cambiamenti. Se è vero, infatti, che i cambiamenti profondi sono difficili da realizzare, non è detto che non si possano cambiare le cattive abitudini. Quindi, se è sconsigliabile sposare un alcolista sperando che diventi l’uomo perfetto che sognavate, è altrettanto vero che se la vostra dolce metà ha la cattiva abitudine di lasciare i calzini usati sparsi per casa, non è detto che non risani la non salubre abitudine. Insomma, cambiare è possibile … almeno nelle piccole cose.

Mito 2: da sposati si finisce di crescere

L’evoluzione della personalità è un processo che dura tutta la vita. Pensare che con il matrimonio non si evolva più significa resistere alla crescita, e questo può essere pericoloso per ogni tipo di rapporto interpersonale.

La Garber afferma che la paura del cambiamento può bloccare il desiderio di imparare cose nuove e in realtà imparare cose nuove può essere una ricchezza per il matrimonio, poiché può apportare nuove idee e l’entusiasmo di condividere con il partner. Insomma, toglietevi dalla testa che il cambiamento porti alla fine dell’amore anzi cercate di evolvervi insieme: seguite un corso di cucina, fate un’escursione o fate volontariato. In questo modo, potrete trovare qualcosa che appassioni entrambi. Se invece doveste scoprire che i vostri interessi proprio non convergono, godetevi il vostro hobby e condividete le vostre esperienze con l’altro quando tornate a casa.

Mito 3: le coppie sposate devono avere gli stessi interessi

Molte coppie credono che si debba condividere tutto. Questo è sicuramente uno sforzo lodevole, ma col tempo, se ci si forza di fare tutto insieme, si rischia di annoiarsi o diventare infelici. La cosa fondamentale da ricordare è questa: non esiste una regola che dice che è necessario trascorrere insieme ogni momento della giornata.

In realtà, sarebbe meglio godere di alcune attività separatamente (come alcuni hobby o alcuni amici) e condividere poi le proprie esperienze insieme al partner. Insomma, la cosa migliore sarebbe percorrere entrambe le strade: coltivare i propri hobby e condividerne alcuni con il partner.

Mito 4: tuo marito dovrebbe essere il tuo migliore amico

Quante canzoni d’amore, esprimono l’idea che le coppie dovrebbero essere tutt’uno? Il problema è che nessuno può completare un’altra persona. Dice l’esperta “Sì, tuo marito dovrebbe essere il numero uno nella tua vita, ma non l’unico. Specialmente per le donne, è importante continuare a coltivare le amicizie. Per noi, le amicizie sono sociali e di sostegno“.

Insomma, il marito non sarebbe in grado di colmare questo bisogno e si rischierebbe di alienarsi amiche che possono comprenderci in modi che gli uomini non conoscono. Per lo stesso motivo, sarebbe bene che anche i mariti beneficino della compagnia maschile.

Mito 5: il sesso da sposati è noioso

O è una fatica…? Questo è uno di quei miti che fanno esitare i single a sposarsi: la paura di perdere la passione. Il problema è la convinzione errata che il sesso debba essere selvaggio e “nuovo” per essere passionale afferma la Garber.

In realtà, il sesso da sposati può essere più passionale di quanto non fosse prima di camminare lungo la navata. Conoscere qualcuno intimamente permettersi di essere vulnerabili, sentendosi così più liberi, più fiduciosi e sicuri, questo può portare a una profonda intesa sessuale. È probabilmente vero che ogni grande passione fisica svanisce, ma lavorandoci sopra, l’intesa che rimane è più dolce e più intensa dei fuochi d’artificio iniziali.

Mito 6: si dovrebbero ugualmente dividere i lavori di casa

Questo motto risulta sempre moderno e illuminato, soprattutto se entrambi lavorano, perché per esempio, una moglie dovrebbe fare tutto: dallo spolverare al pulire il bagno mentre l’uomo falcia il prato una volta alla settimana?

Ma di certo è impossibile, se non dannoso, misurare il contributo di ognuno alla gestione della casa: questo provocherebbe una vita di risentimento. “Nulla è assolutamente giusto al 100 per cento“, dice la Garber. Ci possono essere momenti in cui tuo marito è talmente assorto nel lavoro che non ha la possibilità di svolgere i suoi compiti, e devi fare un passo in più, oppure può accadere il contrario. Invece di cercare di tenere un foglio di calcolo basandosi sul chi-fa-cosa-quando, può essere più utile sedersi e trovare una struttura di base che si allinea al vostro stile di vita, accettando l’idea che l’equilibrio può mutare nel tempo.

Mito 7: avere figli vi avvicinerà

È difficile credere che questo possa non essere vero, soprattutto se avete cercato un figlio e adorate i bambini. La verità è che quello di genitori è un duro lavoro e l’avventura di crescere un figlio può unire ma anche dividere. Non esistono formule, ma se affronterete la sfida, insieme è più probabile che questa esperienza vi avvicinerà, se parlerete dei vostri obiettivi come genitori, delle strategie di disciplina e se affronterete le vostre preoccupazioni giorno per giorno. In questo modo un figlio non sarà una minaccia per la vostra unione ma un’occasione di crescita.

Mito 8: se si lotta… si divorzia

È vero che litigare per tutto il tempo senza mai risolvere i problemi, potrebbe essere il sintomo di un rapporto non esattamente in salute, tuttavia ci ricorda la Gaber “non combattere è spesso sintomatico di un imminente divorzio”. Questo perché il silenzio totale potrebbe significare che uno o entrambi di voi hanno rinunciato alla speranza di salvare il matrimonio, e non c’è più la preoccupazione di superare i problemi. Litigare non fa male è giusto esprimere il proprio disappunto, solo fatelo in modo civile, senza sminuire o danneggiare emotivamente il partner. Non è da sottovalutare l’idea di creare alcune regole da usare proprio durante le discussioni.

Mito 9: tua suocera è una tua nemica

Questo potrebbe definirsi un mito che si auto-avvera: se credi che ti scontrerai con i genitori di tuo marito, è molto probabile che questo avverrà. “Se si imposta la relazione come contraddittorio fin dall’inizio, questo lo sarà“, dice l’esperta.

Ricordati che tu ami tuo marito ma anche i suoi genitori: cercate dunque di costruire su questo amore, lasciando che le cose nascano nel tempo e cerca di conoscerli come persone, non come potenziali nemici. Prova a vedere le cose dal loro punto di vista. Se, ad esempio, tua suocera ti porta sempre un piatto caldo non pensare che creda che tu non sappia cucinare piuttosto pensa che ti voglia dare una mano in questa incombenza.

Mito 10: il culmine dell’amore è nel giorno del matrimonio, poi è tutto in discesa

A chi non è mai capitato assistendo a un matrimonio di sentire l’amore che si irradia dalla coppia felice, è splendido ma il giorno del matrimonio è solo un giorno di una vita intera: il vero viaggio inizia il giorno dopo. Si percepisce qualcosa di innocente e fiducioso circa l’amore nel giorno del matrimonio, ma non si può cristallizzare tutta la vita in quel giorno, per quanto importante sia. Afferma, infatti, la nostra esperta “Il vostro matrimonio è solo l’inizio della vostra vita insieme, consapevolmente decidete che con il passare degli anni, sarà sempre meglio“. Insomma, il giorno del matrimonio non può essere visto come un punto di arrivo ma di partenza, solo così vivrete giorni altrettanto belli di quelli del sì.

Manuela Marino

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