Non a caso “mamma” è la prima parola che pronuncia il pupo. Con buona pace dei papà e una certa commozione di parentado e vicinato.
Ma, lallazione a parte, i momenti di vere coccole, mielosità che solo mamma e figlio comprendono, sono quelli che più giovano al futuro del pupo in questione.
Se c’era bisogno di dimostrarlo, lo ha fatto una ricerca condotta sul campo dagli psicologi della Duke University, a Durham, North Carolina, e pubblicata sul Journal of Epidemiology and Community Health.
Lo studio ha preso inizio a metà degli anni ’60, quando furono osservati contemporaneamente circa 500 piccoli di 8 mesi con le proprie mamme. Dopo 34 anni quei neonati ormai adulti sono stati intervistati per esaminare gli effetti del legame con la mamma sulla loro psiche e i loro comportamenti nei momenti più difficili.
Tra le mamme, circa l’85% aveva mostrato livelli di affetto “normali”, il 10% dimostrava minore attaccamento, mentre per un ultimo 5% c’erano coccole in eccesso. E proprio i figli di questa tipologia di mamme hanno poi rivelato maggiore tranquillità, niente stress né problemi psicologici.
Insomma, un camion carico carico di … coccole non fa altro che far crescere i figli meno ansiosi e stressati.
Germana Carillo