Difficile mestiere quello dei genitori, costantemente alla ricerca del giusto compromesso tra la naturale tendenza a riempire i propri figli unicamente di coccole e l’esigenza effettiva di stabilire chiare regole di educazione anche a costo di qualche scappellotto!
Un compromesso non facile da gestire, perché genitori e figli si relazionano continuamente senza un libretto di istruzioni uguale per tutti, gli uni per il bene degli altri, in un percorso formativo che li vede crescere e maturare insieme, ma con risultati visibili solo a lungo termine. L’immagine più esplicativa di questo concetto è quella della mamma che, dopo aver dato una sonora sculacciata al figlio, per rispondere alle sue lacrime, gli dice: “Fa male più a me che a te. Quando sarai genitore, capirai che cosa significa!”. Il bambino sicuramente continuerà a piangere perché non capirà la spiegazione della mamma, ma se quest’ultima seguiterà a dimostrarsi ferma e determinata, anche a costo di soffrire un pò lei stessa, il bambino da grande avrà molta più facilità ad inserirsi in società con un atteggiamento vincente, da leader.
Una ricerca scientifica lo dimostra. Non si pone l’attenzione sulla sculacciata in particolare, ma sul fatto che, se i genitori educano i propri figli dimostrandosi autorevoli ed esigenti del pieno rispetto delle regole poste, questi ultimi primeggeranno da adulti e otterranno posizioni rispettabili e forti nel loro gruppo sociale. Lo studio in questione, inserito in un filone di ricerche sui motivi che determinano le personalità leader in una società, è stato condotto in Minnesota (USA), in collaborazione con la “Rotman School of Management” di Toronto (CANADA), e i suoi risultati sono stati pubblicati su “The Leadership Quarterly”.
Analizzando una serie di coppie di gemelli, si è scoperto che i bambini educati nel tempo con sostegno e incoraggiamento, ma anche con precise regole da rispettare, da adulti sono tendenzialmente tutti diventati personalità forti tanto da collocarsi come capifila dei gruppi sociali in cui si sono inseriti.
State guardando il vostro capoufficio e lo state immaginando da bambino? Se è realmente un leader, una figura in grado di gestire e organizzare attività e persone, un trascinatore di idee e comportamenti, allora, stando a questo studio scientifico, da piccolo avrà avuto genitori severi, dal polso fermo, i quali gli avranno imposto limiti di comportamento da rispettare e gli avranno mostrato ciò che comporta oltrepassarli, quindi disobbedire.
Questo è un elemento importante nella stretta relazione tra l’educazione dei bambini e la loro futura collocazione sociale. La ricerca sottolinea la necessità per i bambini di “sperimentare” la disobbedienza, di provare a toccare i limiti che i genitori hanno loro imposto e di provare anche a superarli, perché in questo modo il bambino non subisce passivamente un’imposizione dall’alto, ma comprende e fa suo il significato e l’importanza delle regole. Impara così a raggiungere i propri obiettivi, rispettandole. L’unica controindicazione, cari genitori, è che i figli educati con queste indicazioni e collocati da adulti in società come figure-guida e leader, una volta rientrati in casa, metteranno sull’attenti anche voi!
Virginia Panzera