Il bacio, un apostrofo rosa tra le parole “T’amo” o un semplice scambio di saliva e DNA? Tralasciando il lato romantico del gesto più dolce ed appassionato di sempre, la scienza ha deciso di individuare quali sostanza vengano scambiate tra due persone nel corso di un bacio appassionato.
I ricercatori dell’Università Comenius di Bratislava hanno deciso di fare luce su ciò che avviene nel corso di un bacio appassionato. Il partner durante un bacio focoso passa alla propria dolce metà non soltanto batteri, muco e saliva, come appariva piuttosto logico aspettarsi, ma anche parte del proprio DNA, che rimane nella bocca dell’altro anche per un’ora.
La ricerca effettuata in Slovacchia ha avuto come propria base il più dolce degli esperimenti. Gli esperti hanno infatti deciso di reclutare 12 coppie di innamorati disposte a baciarsi in nome del progresso scientifico. Alle coppie è stato richiesto di baciarsi per un paio di minuti. Subito dopo, l’attenzione degli esperti si è rivolta alle donne.
Il loro intento principale consisteva infatti nell’individuazione della presenza del cromosoma Y, da ricercare nella saliva maschile rimasta nella bocca delle donne. Dopo il bacio, tutte le donne sono state sottoposte a prelievi di saliva ogni cinque, dieci, trenta e sessanta minuti, con scadenze temporali regolari.
Dalle analisi condotte da parte dei ricercatori dell’università slovacca, è emerso come il DNA scambiato con un bacio sia in grado di permanere nella bocca del partner almeno per un’ora. Si tratta di una scoperta molto importante per le donne vittime di violenza sessuale, in quanto l’analisi del DNA della saliva permetterebbe di individuare i colpevoli delle aggressioni. Gli esperti proseguiranno il proprio lavoro per comprendere se le tracce di DNA maschile possano permanere nella bocca di una donna anche per più di un’ora e, possibilmente, anche dopo il decesso.
Marta Albè
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