Litigi in famiglia? Non preoccupatevi. La scienza non solo ne analizza i motivi ma dispensa anche utili consigli per evitare la pratica, non sempre piacevole, del lancio dei piatti.
Secondo un’indagine condotta dall’istituto Ipsos su 7 mila persone, a parte i litigi provocati dai rispettivi genitori (riscontrati nella metà delle coppie), sono le questioni di soldi a causare più tensioni in casa. Succede quasi a una famiglia su 3, soprattutto a quelle sposate o di lungo corso.
Per evitare tensioni, gli italiani preferiscono ispirarsi al motto “Ciò che è mio è mio, ciò che è tuo è tuo”, mantenendo conti correnti separati per le spese personali (lo fa il 59% degli intervistati) e, al massimo, aprendo un conto in comune per le esigenze domestiche (20%).
Pieno accordo coniugale sul fatto che avere un bel gruzzolo, condiviso o meno, aiuti a ridurre i problemi e pure i conflitti.
Il 63% degli intervistati dice che i soldi sono importanti nei rapporti sociali, ma ancora di più sono quelli che pensano che più se ne hanno e migliori saranno le relazioni. Della serie i soldi non fanno la felicità ma aiutano…
A parlarci d’amore è anche il progetto “What’s love got to do with it”, durato dal 2001 al 2007 che ha coinvolto 2.500 coppie. Lo studio, condotto da alcuni ricercatori australiani, ha dimostrato che il sentimento non basta e propone delle strategie anti-litigio.
Secondo gli esperti, per garantire la durata della relazione è necessario che i partner si siano conosciuti e fidanzati quando avevano non meno di venticinque anni, che i rispettivi suoceri abbiano una serena vita matrimoniale e che il reddito della coppia sia medio – alto.
Altro punto critico sono i figli: il fatto che uno dei due partner non desideri diventare genitore è una delle più frequenti cause di rottura. E se il bebè nasce prima del matrimonio, il rischio di divorzio aumenta lo stesso del 9%.
Il fatto che uno dei partner fumi poi può incidere anche di più, addirittura per il 75%, nella rottura di un legame sentimentale.
Paradossalmente, il credo religioso, la nazionalità o lo status socio-economico contano meno dei dati anagrafici, del conto in banca e di qualche sigaretta di troppo.
Insomma per buona pace dei romantici anche la vita di coppia ha le sue regole e sembrano più prosaiche che poetiche.