Ancora avvolte dalla romantica atmosfera di San Valentino? Con le rose nel vaso (se le avete ricevute), la scatola dei cioccolatini sul tavolo (una dolce trasgressione alla dieta), vi ritrovate lì, care amiche, sedute sul divano, mentre pensate al vostro partner.
Lui, l’uomo che vi fa ridere, ma anche innervosire. Che sa emozionarvi con un regalo inatteso, ma che fa finta di non vedere quando passando davanti ad una vetrina vi brillano gli occhi. Lui che vi ha dedicato quella dolce canzone, ma che non è capace di scrivere una lettera d’amore. Lui che in quella situazione difficile era presente, era lì, accanto a voi e con la sua presenza vi dava sicurezza, conforto.
Sì, perché quando ci troviamo a ripercorrere la vita insieme al nostro lui, noi donne possiamo sottolineare tante mancanze, ma indubbiamente apprezziamo la disponibilità del nostro uomo a stare vicino a noi nei momenti duri, nella sofferenza.
Spesso è la capacità di offrire questa presenza che fa di un fidanzato l’uomo da sposare, con cui condividere tutti i giorni della propria vita.
Sì, noi donne amiamo sentirci rassicurate e confortate dal nostro partner: basta semplicemente tenere la mano di lui per superare più facilmente le situazioni dolorose. Oltre ad essere una realtà che viviamo nella nostra esperienza quotidiana, ora anche uno studio dell’Università della California, pubblicato sul quotidiano inglese The Telegraph, prova come il tocco della mano del partner rappresenti per la donna un efficace antidolorifico.
I ricercatori hanno scelto 25 studentesse con una relazione stabile da almeno sei mesi, chiedendo loro di sopportare degli stimoli dolorosi provenienti da fonti di calore.
Naomi Eisenberger sul Journal Psychological Science, ha chiarito che ‘
‘Le donne guardando le immagini dei partner hanno segnalato meno dolore agli stimoli di calore rispetto a quando stavano guardando le immagini di un oggetto o le immagini di un estraneo”.
Un discorso analogo si ripeteva quando, come fonte di conforto, veniva offerta la possibilità di tenere la mano del proprio partner, quella di uno sconosciuto oppure si chiedeva di giocare con una pallina antistress.
Non era sufficiente ad alleviare il dolore il solo atto di stringere in mano qualcosa: per rendere più sopportabile il dolore l’unico rimedio efficace era tenere la mano in quella del partner. Ragione al sentimento: la scienza dà ragione al cuore.
Non possiamo che confermare quanto affermato dalla ricerca. La presenza di chi amiamo – il partner, ma anche una persona molto cara – un suo abbraccio, una sua carezza sono in grado di sciogliere le più forti tensioni e di rendere più tollerabili le sofferenze.
Serviamoci allora con fiducia di questi antidolorifici, il cui “utilizzo” non prevede controindicazioni: è possibile che subentri un fenomeno di dipendenza, ma ci sentiamo di rassicurarvi: non è rischiosa per la salute!