I colloqui di sostegno psicologico rappresentano un ottimo strumento per offrire supporto a chi sta vivendo un periodo difficile. Tutti noi, almeno una volta, ci siamo trovati ad affrontare condizioni di stress, ansia, timore: un intervento di questo tipo permette a un esperto del settore di accompagnarci verso il benessere, aiutandoci a gestire la nostra criticità.
Di seguito vedremo in cosa consistono, nello specifico, questi incontri; nel frattempo, vogliamo sottolineare che un’opzione del genere è fondamentale per fornire alle persone i mezzi giusti per risolvere il proprio problema. In parole povere, lo specialista “prende per mano” il paziente e lo conduce verso una maggiore consapevolezza delle sue potenzialità, delle sue capacità decisionali e delle sue risorse necessarie per affrontare con maggior serenità la vita di ogni giorno.
Lo psicologo, cioè, contribuisce alla creazione di un vero e proprio spazio interiore, che viene fortificato tramite il dialogo e l’ascolto. In tal modo, chi si trova in una situazione complicata ha già tutto ciò che serve per uscirne vincitore. I momenti di crisi sono assolutamente normali: ciò che conta è saperli superare, così da riprendere in mano le redini della propria esistenza.
Indice
I colloqui di sostegno psicologico e il disagio emotivo
Numerosi psicoterapeuti inseriscono, nei propri servizi, i colloqui di sostegno: è il caso della Dott.ssa Montano psicologo di Pescara a orientamento junghiano, che ringraziamo per tutte le informazioni che ci ha fornito in merito.
La stimata professionista ci ha consentito di capire, innanzitutto, cosa si intende per “colloquio di sostegno psicologico”. Si tratta di una forma di interazione tra lo psicologo e il paziente, attraverso la quale si delimita nel tempo la causa della sofferenza e, pian piano, la si lascia alle spalle. Si dà origine a un nuovo equilibrio, che ci porta a essere più pronti e reattivi di fronte alle difficoltà successive.
Il disagio emotivo fa parte della vita. Lutti, separazioni, fobie, motivi di agitazione, di panico, di nervosismo: tutto ciò prima o poi ci colpisce, minando la nostra stabilità e la nostra sicurezza. Il discorso vale specialmente per gli eventi improvvisi e inaspettati, che ci prendono di sorpresa quando siamo più privi di difese.
È qui che si comprende pienamente l’utilità del colloquio di sostegno psicologico. Non ci viene data una soluzione definitiva e miracolosa, bensì una tecnica per costruire la nostra personale corazza contro ciò che ci addolora e ci inquieta. Farlo da soli è alquanto complesso, ragion per cui l’aiuto di uno psicologo può davvero fare la differenza.
Chi può usufruire di un colloquio di sostegno psicologico?
La risposta a questa domanda è molto semplice: chiunque lo voglia! Possono richiedere questo particolare intervento sia i singoli individui sia le famiglie, soprattutto se la problematica si estende all’intero nucleo familiare.
In più, i colloqui di sostegno psicologico sono efficaci per analizzare i motivi di crisi nell’ambito delle coppie. In generale, sono opportuni per supportare le persone alle prese con la tristezza, con lo stress, con l’irrequietezza, con la paura e con tutte quelle sensazioni che spesso e volentieri ci mettono alle strette e ci impediscono di essere sereni.
Quanto dura un percorso di questo tipo
In linea di massima, gli incontri sono pochi: non si parla, infatti, di un cammino di psicoterapia, ma di un’occasione per rafforzare l’equilibrio psichico e “riassestarsi” dopo un evento ad alto impatto emotivo che viviamo come traumatico.
Il colloquio di sostegno psicologico non è strutturale, nel senso che non mira a cambiare o a guarire un paziente. Non è una cura per i disturbi di personalità o per altre patologie del genere: si esplorano le principali modalità e risorse per uscire da un periodo complesso, in maniera empatica e mai giudicante.
Quasi sempre si prevedono delle conversazioni conoscitive, in modo che il professionista possa inquadrare chi ha davanti prima di stabilire il percorso da intraprendere. Tali colloqui hanno un obiettivo circoscritto, ovvero alleviare e superare una determinata urgenza emotiva.
Quali sono i mezzi usati dallo psicologo?
Questi interventi si basano su una serie di strumenti, tra cui il rispecchiamento e l’ascolto attivo. Il primo è volto a creare con l’altra persona un rapporto di fiducia e di sintonia; il secondo non può prescindere da elementi come l’attenzione e la comprensione, ed è utilizzato dallo psicologo che dedica ogni propria risorsa ad assimilare il messaggio trasmesso.
In sintesi, l’esperto non è presente solo fisicamente, ma anche mentalmente ed emotivamente. Si mette nei panni del paziente e cerca una soluzione non per lui, ma insieme a lui. I colloqui di sostegno psicologico sono nostri preziosi alleati se ci imbattiamo in qualche ostacolo nella sfera privata, in quella relazionale o in quella lavorativa.