Arriva da uno studio americano la soluzione per ridurre le emergenze in sala operatoria.
Secondo gli esperti basterebbe limitare l’assunzione di calorie, soprattutto di tipo proteico, qualche giorno prima dell’intervento. In questo modo non si appesantisce il metabolismo e si migliora la resistenza allo stress chirurgico, riducendo così il rischio di problemi cardiocircolatori.
Lo rende noto uno studio dell’Harvard School of Public Health, coordinato dal professor James Mitchell e pubblicato sulla rivista Science Translation Medicine.
I ricercatori hanno effettuato gli esperimenti su due gruppi di cavie da laboratorio: un primo gruppo è stato alimentato in maniera tradizionale, un secondo è stato sottoposto a restrizione calorica per una o due settimane. Il risultato conferma la tesi di partenza: le cavie che hanno seguito un regime alimentare ipocalorico hanno superato brillantemente l’intervento chirurgico e le conseguenze annesse, quelle invece che hanno continuato ad alimentarsi normalmente hanno evidenziato complicazioni, subendo il 40% di perdite.
Ora non resta che effettuare gli stessi test su dei volontari per confermare i risultati ottenuti. Se così fosse si eliminerebbero del tutto le emergenze in sala operatoria ad oggi ancora elevate: tra lo 0,8% e il 9,7% per il rischio cardiocircolatorio e il 3-4% per l’infarto.
“Attendiamo ulteriori evidenze scientifiche – spiega Pierluigi Melotti, presidente della Società di chirurgia – ma è comunque vero che mangiare meno è un messaggio di salute generale, più che mai valido prima di un intervento che mette sotto pressione fisica e psicologica l’organismo. Per ora le indicazioni si limitano al digiuno pre-operatorio dalla mezzanotte del giorno precedente”.
Fabrizio Giona