Vi è mai capitato di congelarvi il cervello? Almeno una volta nella vita sarà successo che, bevendo troppo velocemente una granita o mangiando di fretta un gelato, un dolore ha colpito la vostra testa, in particolare le meningi, causando il cosiddetto “brain freeze“. Ma perché succede? Cosa lo causa? Lo spiega il dottor Dwayne Godwin del Wake Forest Baptist Medical.
Il medico spiega, innanzitutto, che questo fenomeno è una risposta del nostro corpo a un’azione o a un cambiamento che sono avvenuti troppo rapidamente: se una bevanda fredda arriva sulla parte superiore della lingua, molto vicino alla carotide, che alimenta l’arteria cerebrale anteriore, ci sarà una dilatazione dei vasi sanguigni nella zona in cui questa arteria corre, le meningi.
“È in questa zona chiamata meningi che si verifica la dilatazione dei vasi sanguigni, in risposta a questo cambiamento di temperatura che provoca il dolore che noi associamo con il congelamento cervello” dice Godwin. “Il Brain Freeze è in realtà un tipo di mal di testa a rapida insorgenza, che si risolve altrettanto rapidamente – aggiunge il dottore – Le nostre bocche sono altamente vascolarizzate, compresa la lingua: è per questo che misuriamo la nostra temperatura qui. Ma bere velocemente una bevanda fredda non dà il tempo alla bocca di assorbire bene il freddo“.
Ma come si può rimediare? Il modo più semplice per fermare un congelamento del cervello è quello di mettere della marmellata sulla lingua: annullerà l’effetto prodotto dall’aver bevuto una bevanda fredda o aver mangiato un gelato troppo velocemente. Anche bere una bevanda calda può essere utile. Il rimedio, insomma, è semplice, ma indagare sul brain freeze è importante per la scienza: può essere utile per capire altri tipi di mal di testa più gravi, come emicrania o cefalea a grappolo, in un modo che gli scienziati non sarebbero in grado di fare in laboratorio.