Secondo un recente studio condotto dall’equipe di ricercatori dell’Università della Pennsylvania, co-finanziato dal National Institutes of Health e pubblicato su Cognitive Neuroscience, è emerso che il cervello è una sorta di macchina dotata di un interruttore, il quale gestisce i freni inibitori dell’autocontrollo e di conseguenza la creatività dell’individuo. Proprio per questo motivo la parte del cervello deputata a questa funzione è stata ribattezzata come interruttore della creatività.
Eh sì questa area del cervello sembra quasi un interruttore, in quanto da una parte provvede al mantenimento della calma e della razionalità, dall’altra invece, quando viene “spento” libera la mente da ogni freno inibitorio e dà via libera alla fantasia e in qualche modo anche all’irrazionalità.
Dove risiede questo “interruttore”? Il cosiddetto interruttore della creatività si trova nella corteccia prefrontale del cervello, che è la sede del controllo cognitivo e funziona come filtro adibito ad impedire ai pensieri per così dire “irrilevanti” di interferire con i nostri pensieri più razionali.
Dietro questo studio si nasconde un esperimento condotto su un campione di volontari impegnati in un test sulla creatività. Il test consisteva nel mostrare ai volontari una sequenza di 60 immagini rappresentanti oggetti d’uso quotidiano, alternate fra di loro ogni 9 secondi circa. Dopo aver visionato ciascuna immagine, i volontari dovevano associare all’oggetto mostrato un uso diverso da quello convenzionale. L’esperimento consisteva infatti, nel misurare il tempo impiegato nel formulare una risposta corretta.
Successivamente si è provato a riproporre il test inibendo l’attività della corteccia prefrontale sinistra, attraverso una stimolazione trans-cranica a corrente diretta, che “spegneva” momentaneamente l’interruttore della creatività. I ricercatori hanno notato che così facendo i volontari sono tornati un po’ come bambini, in quanto molto poco concentrati ma con una capacità creativa molto superiore al normale.
Italia Imbimbo
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