Se esistono ancora valori sacri, dobbiamo ringraziare il nostro cervello.
Dalla Center for Neuropolicy della Emory University ci fanno sapere, attraverso le pagine del Philosophical Transactions of the Royal Society, che credenze religiose, codice etico o identità nazionale sono tutti concetti ben impiantati in alcune aree del cervello che non ha alcuna intenzione di barattarli, nemmeno per grosse somme di denaro.
In pratica, i valori “sacri” sopravvivono in quelle zone cerebrali – come la “giunzione temporo-parietale sinistra” legata ai concetti di giusto e sbagliato o la corteccia pre-frontale ventrolaterale sinistra legata alle regole semantiche – ben distinte da quelle aree legate invece ai bilanci di rapporti costi/benefici e al circuito della ricompensa.
E c’è di più: a farci sentire davvero indignati è l’amigdala, collegata alle reazioni emotive, ossia quella zona che ci fa dire di no al denaro in cambio delle proprie convinzioni.
Ma allora l’assunto sorge spontaneo: davvero ci sono persone cui è saltata qualche rotella…