Dimenticate le pozioni d’amore o gli amuleti, gli estenuanti corteggiamenti e le amare lacrime di quando non si è corrisposti: ora l’amore e la felicità sono racchiuse in una pillola.
Per buona pace dei poeti, la scienza è riuscita là dove hanno fallito perfino le parole: a sintetizzare i sogni, a distillare l’essenza dei baci e il principio delle lacrime. Insomma, la scienza ha scoperto il principio dell’amore.
Il professor Larry Young dell’Emory University, in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Nature annuncia che non siamo lontani dall’avere medicine che aumentino o diminuiscano i sentimenti per un’altra persona: tutto merito dell’ormone ossitocina che accresce la fiducia e fa sentire una comunanza di emozioni con il prossimo.
Studi svolti in Australia stanno cercando di determinare se uno spray all’ossitocina potrebbe aiutare a ottenere migliori risultati nelle terapie dei consulenti matrimoniali per rimettere insieme coppie in crisi. L’ossitocina, spiega nell’articolo il Professore, produce una sensazione di soddisfazione simile alla nicotina e a droghe come cocaina ed eroina, con un’azione chimica sul cervello praticamente identica a quella registrata in madri che guardano le fotografie dei loro bambini o in persone che guardano fotografie dei propri innamorati.
Di esperimenti del genere si parla già da qualche tempo, con test condotti su topolini e altri roditori in cui i dongiovanni della specie si tramutano all’istante in coniugi votati alla monogamia. Ma gli studi cui si riferisce il professor Young sono rivolti agli esseri umani. Per esempio è già stato dimostrato, afferma lo scienziato, che annusare una spruzzata dell’ormone ossitocina accresce la fiducia e fa sentire una comunanza di emozioni con il prossimo. Il professor Young dal canto suo crede che sia solo questione di tempo, e nemmeno molto, prima che un medicinale possa fare innamorare, o disinnamorare. Insomma, non andremo più dove ci porta il cuore…ma una pillola. Ma siamo proprio sicuri che sarà vero amore?
Manuela Marino