Sapevate che tatuaggi e piercing sono associati ad un maggiore consumo di alcool? Lo ha evidenziato un singolare studio francese condotto da Nicolas Guéguen, docente di scienze sociali all’università della Bretagna del Sud.
Secondo il ricercatore i segni sulla pelle denotano un maggiore rischio di comportamenti pericolosi, tra cui il consumo eccessivo di bevande alcoliche. Stando ai risultati della ricerca – pubblicati sul numero di luglio di Alcoholism: Clinical and Experimental Research – sembrerebbe infatti che all’aumentare di tatuaggi e piercing cresca anche il consumo di alcool.
Per arrivare ad una simile conclusione, Guéguen ha intervistato 3mila clienti all’uscita di bar, pub e altri locali il sabato sera, chiedendo loro di sottoporsi all’alcool test e di indicare il numero di tatuaggi e piercing posseduti.
“Diversi studi precedenti – spiega il ricercatore – hanno associato la presenza di tatuaggi e piercing sulla pelle ad una maggior probabilità di assumere comportamenti a rischio, come il sesso non protetto, risse, furti. I nostri dati indicano che aumenta anche la tendenza a bere in abbondanza».
Ma attenzione a non cadere nella trappola del pregiudizio. Guèguen invita ad utilizzare i dati puramente a scopo preventivo, ovvero per individuare i soggetti a rischio di alcolismo e ipotizzare interventi mirati all’eventuale loro recupero: “genitori, medici ed educatori dovrebbero sapere che tatuaggi e piercing sono una specie di “marcatore” dell’uso di alcol e in base a questo provare a parlare con i giovani per prevenire abusi e comportamenti ad alto rischio”.
C’è però una precisione da fare. Come spiega Myrna Armstrong, docente all’Health Sciences Center della Texas Tech University, coordinatrice di studi simili, “ci sono differenze fra chi ha un solo tatuaggio o un piercing e chi ne ha molti: in un nostro studio di un paio di anni fa abbiamo osservato che la probabilità di comportamenti a rischio fra chi ha un solo tatuaggio è simile a quella di chi non ne ha; il livello di “pericolo” aumenta soprattutto in chi ha sette o più tatuaggi”.